Arriva la "Stagione di Prosa" del Centro servizi culturali Santa Chiara
Novecento e contemporaneo con Moni Ovadia, Simone Cristicchi, Raoul Bova, Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere. Il grande teatro del Novecento racconta Pirandello e Palazzeschi
Attenzione al Novecento e alla contemporaneità: è questo il filo rosso che percorre la Stagione di prosa 2017/2018 del Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento, che sarà inaugurata martedì 31 ottobre alle 20.30 presso il teatro Cuminetti da “Il senso della vita di Emma” di Fausto Paravidino, con gli attori della Compagnia regionale 2017.
Dieci titoli per la “Grande prosa” nella città capoluogo e altrettanti per “Altre tendenze”, tra Trento e Rovereto, cui si aggiunge l’installazione performativa “Ja”.
Moni Ovadia protagonista de "Il Casellante" di Andrea Camilleri; il ritorno a Trento di Simone Cristicchi che dopo “Magazzino 18” propone “Il secondo figlio di Dio. Vita, morte, miracoli di David Lazzaretti", ma anche personaggi del cinema come Raoul Bova e Chiara Francini. E ancora, il grande teatro classico del Novecento con “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello, e le “Sorelle Materassi”, capolavoro di Aldo Palazzeschi per l’adattamento di Ugo Chiti. Ma non finisce qui: ci sarà il ritorno di Marco Paolini e arriva in Stagione “Il Padre” di Florian Zeller, unico testo non italiano della rassegna, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere. E, in collegamento a Trento ’18 e al libro più votato nell’ambito di “Trento Capitale della cultura 2018”, in cartellone c’è anche uno degli spettacoli più richiesti del momento: “Il nome della Rosa”, un omaggio a Umberto Eco, scomparso lo scorso anno. E come tralasciare Smith & Wesson di Alessandro Baricco?
Una programmazione che – come sottolinea il direttore del Centro Francesco Nardelli “pone la qualità come elemento imprescindibile dell’offerta”. Si sofferma quindi sui positivi risultati della collaborazione con il direttore artistico Marco Bernardi nel “percorso di riconciliazione con il pubblico attraverso una proposta culturale di valore. Il primo anno la necessità è stata quella di avvicinare il pubblico allargando l’orizzonte anche attraverso il richiamo di artisti di chiara fama – prosegue -. La scorsa stagione abbiamo puntato sulla storia del teatro attraverso la ricerca di spettacoli che fossero significativi dell’offerta italiana del momento. La programmazione che presentiamo oggi si caratterizza per un mix tra i due elementi, si tratta di testi di drammaturgia contemporanea ma con compagnie, artisti, e registi di qualità assoluta e di grande fruibilità”.
Il direttore richiama quindi l’attenzione sulla collaborazione con il Comune di Trento e sul fatto che il Centro Santa Chiara “si trova al centro di una fase di possibile transizione nell’ambito di un progetto di riforma da cui auspichiamo scaturisca un’ulteriore definizione della funzione dell’ente” - conclude.
Sul tema della collaborazione con il Comune di Trento, interviene l’assessore alla cultura Andrea Robol, mettendo in luce l’unità di intenti con il Santa Chiara e l’importanza della valorizzazione delle capacità artistiche territoriali dal punto di vista altamente professionale. L’assessore annuncia inoltre la prossima apertura del nuovo teatro di Villazzano quale luogo di produzione culturale che si aggiunge al teatro di Meano, inaugurato un paio di anni fa.
Nello specifico degli spettacoli entra il direttore artistico Marco Bernardi. “Usciamo da due stagioni piene di pubblico e di spettacoli belli – esordisce - che ci hanno regalato grandi emozioni artistiche, penso a spettacoli come “Le sorelle Macaluso, “L’uomo dal fiore in bocca” “Sul concetto di volto nel figlio di Dio”. Cerco di portare a Trento il meglio del teatro italiano, lavoro sulla qualità che rappresenta l’unico grande filtro per regia, interpretazioni, testi, drammaturgie, grandi autori e interpreti.
Sono due le stagioni, e non si tratta di schemi perché sono radicalmente diverse – precisa -. La “Grande prosa” attinge al grande repertorio e ai grandi nomi, è popolare nel senso più nobile e alto del termine. “Altre tendenze” porta in scena invece un teatro di ricerca provocatorio, sperimentale, che lavora sui nuovi linguaggi.
La Stagione sarà aperta da Il senso della vita di Emma che vede Fausto Paravidino in veste di autore, interprete e di regista della Compagnia Regionale, composta da professionisti nati, residenti o domiciliati nel Trentino - Alto Adige. Si tratta del secondo step di un progetto avviato lo scorso anno che è frutto della collaborazione delle tre principali istituzioni teatrali regionali: Il Teatro Stabile di Bolzano, il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il Coordinamento Teatrale Trentino. Il cartellone GRANDE PROSA proseguirà poi al Teatro “Sociale” con Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, testo “sperimentale” del grande drammaturgo siciliano diretto da Marco Bernardi, cui farà seguito Due, divertente botta e risposta fra una coppia di oggi, formata sul palcoscenico da Raoul Bova e Chiara Francini. Alla metà di dicembre tornerà al Teatro “Sociale” Marco Paolini col suo nuovo monologo Le avventure di Numero Primo e il 2018 della prosa si aprirà con la versione teatrale del romanzo Il casellante di Andrea Camilleri con Moni Ovadia fra gli interpreti. Alessandro Haber darà la voce e intensità drammaturgica al protagonista della commedia di Florian Zeller, tra i migliori drammaturghi francesi (premio Molière 2014), Il padre, e un eccezionale trio di attrici – Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati porterà sulla scena, nell’adattamento curato da Ugo Chiti, le Sorelle Materassi di Palazzeschi. La Stagione proseguirà con il sorprendente Smith & Wesson di Alessandro Baricco con Natalino Balasso, cui farà seguito Il nome della rosa, imponente spettacolo che Stefano Massini ha tratto dal romanzo capolavoro di Umberto Eco. Il decimo appuntamento stagionale avrà infine per protagonista il “cantattore” Simone Cristicchi con Il secondo figlio di Dio, la storia di David Lazzaretti, conosciuto come “Cristo dell’Amiata”.
Il palcoscenico del Teatro Sociale ospiterà anche cinque spettacoli della rassegna ALTRE TENDENZE.La serie degli appuntamenti, che porteranno alla ribalta compagnie e artisti significativi del panorama nazionale e internazionale della ricerca sui nuovi linguaggi del teatro, si aprirà con Socrate il sopravvissuto, uno spettacolo di Anagoor tratto da un romanzo di Antonio Scurati. Il cielo non è un fondale porterà a Trento l’attrice di Tesero Daria Deflorian, che è anche autrice dello spettacolo in coppia con Antonio Tagliarini e la compagnia Carrozzeria Orfeo sarà invece in scena con il suo nuovo e intrigante Animali da bar. Con le sue Bestie di scena torna in cartellone anche Emma Dantee, in chiusura di Stagione, avremo la compagnia di Antonio Latella con Ma, spettacolo che si ispira alla figura della madre nell’opera di Pier Paolo Pasolini.
Cinque titoli della rassegna Altre Tendenze sono programmati anche al Teatro Auditorium “Melotti” di Rovereto dove a fine novembre sarà protagonista Ascanio Celestini con il suo nuovo spettacolo, Pueblo. Sarà “teatro di narrazione” anche quello di Mario Perrotta e del suo Milite ignoto che racconta storie della Grande Guerra. Di diverso taglio sarà Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata che porta in scena il problema della paternità in una coppia omosessuale, mentre una dichiarazione d’amore per il palcoscenico e per il suo eterno fascino sarà L’arte del teatro di Pascal Rambert portata sulla scena da Paolo Musio. Faranno incuriosire gli spettatori con il loro Teatro-Giornale le compagnie TrentoSpettacoli ed Evoè!Teatro, unite nell’allestimento di quattro testi brevi di Roberto Cavosi dedicati alle notizie di cronaca. A Rovereto è prevista anche l’installazione performativa JA di Filippo Andreatta ispirata dall’artista tedesco Josef Albers.
Il sipario si alzerà complessivamente per 58 volte, con 41 recite al “Sociale” di Trento; 12 al Teatro “Cuminetti” e 5 all'Auditorium “Melotti” di Rovereto.
Info
In relazione ai prezzi d’ingresso al “Sociale”, saranno mantenute le condizioni della passata stagione, così come invariato sarà il costo degli abbonamenti “Grande Prosa” che, per quanto riguarda i rinnovi, saranno posti in vendita a partire da sabato 9 settembre.I nuovi abbonamenti potranno invece essere sottoscritti a partire dal 30 settembre. Il prezzo stabilito per i dieci spettacoli della Grande Prosa è stato mantenuto, da 100 euro per posti di loggione a 170 euro per i posti migliori. Vantaggi particolari potranno derivare anche dal sistema delle convenzioni e particolarmente favorito sarà il pubblico giovane che potrà accedere ai posti in galleria sostenendo un costo stagionale di soli 40 euro. Interessante la proposta del “sabato a teatro” con i prezzi dell'abbonamento che partono in questo caso da 90 euro a 150 euro e scendono per i giovani fino a 35. Invariato anche il prezzo del biglietto singolo che, per i posti migliori (platea e palchi centrali del Teatro “Sociale”) resterà fermo a quota 25 euro. C’è invece un’interessante novità riguardante la rassegna “Altre Tendenze” dove è prevista quest’anno la possibilità di stipulare, al costo di 80 euro, un abbonamento a tutti e dieci gli spettacoli, cinque dei quali in calendario al “Sociale” di Trento e cinque all’Auditorium “Melotti” di Rovereto. Costeranno 50 euro invece gli abbonamenti ai soli spettacoli in calendario a Trento oppure a Rovereto.
Sperimentato con successo nel corso della passata Stagione, sarà organizzato anche quest’anno dal Centro Servizi Culturali S. Chiara un servizio di baby-sitting in occasione della rappresentazione domenicale programmata al Teatro “Sociale”. Denominato Tata a Teatro, sarà offerto gratuitamente agli abbonati e consentirà ai genitori con figli in età compresa tra i 3 e gli 11 anni di fruire dello spettacolo contando sul servizio professionale offerto dalla cooperativa Progetto 92 in spazi attrezzati dove sarà possibile accogliere e intrattenere i bambini.
01/09/2017