eRikm in concerto

Musica

Futuro Presente. Arte e nuove tecnologie

eRikm
Performance multimediale con immagini del film “South” (1919) di Jack Hurley e musica elettronica

Erikm usa samplers, mini-discs e vinili per creare la sua musica. Non è una vera e propria “colonna sonora” ma piuttosto una propensione a fissare e ridurre, in una serie di istantanee sonore, il molteplice materiale che si ritrova a maneggiare. Vive nel sud della Francia, ha alle spalle esperienze e formazione di visual artist, una lunga collaborazione con la coreografa francese Mathilde Monnier e i danzatori dell’Opera di Lione per i quali ha creato la musica di cinque spettacoli, e varie esperienze con Voice Crack, Christian Marclay e Luc Ferrari. Non stupisce quindi che Erikm, o eRikm, sforni lavori che si pongono nell’alveo dell’elettronica più intellettuale – per nulla sterile o noiosa – in grado di trovare una originale sintesi tra rock e musica contemporanea, tra popular e accademia utilizzando tutte le tecnologie a sua disposizione. Vinili logori, scricchiolii e schiocchi, le frequenze disturbate di vecchie radio, il rumore delle onde che si rifrangono sui sassi della Senna, il tutto segnato da un ritmo per nulla lineare e combinato con elementi di rumore, musica concreta e spesso anche silenzio. Un atteggiamento anarchico insomma, che sembra prediligere le intuizioni e le improvvisazioni ai più lineari affreschi sonori di tanti contemporanei ma non per questo più vicini all’essenza delle cose. Forse è più facile pensare alla musica di Erikm se abbinata alle immagini, ai movimenti dei danzatori. E forse non è solo un caso che proprio sul finire del connubio professionale con Mathilde Monnier, Erikm si sia cimentato con la colonna sonora di Paris qui dort, film del 1924 di René Clair che per la prima volta affronta il tema della città deserta.

South
Franck Hurley, Australia 1919
L’australiano Frank Hurley era il fotografo della Endurance, la spedizione inglese che si era proposta l’attraversamento dell’Antartide dal mare di Weddel al mare di Ross. La nave Endurance, da qui il nome della operazione, venne distrutta dalla banchisa polare costringendo gli uomini dell’equipaggio a un’impresa memorabile: sopravvivere nei ghiacci finché il capitano Ernest Shackleton non fosse riuscito a raggiungere, a bordo di una scialuppa di sette metri, col semplice aiuto di un sestante e un cronometro, Grytviken, distante 800 miglia marine per organizzare una spedizione di soccorso. Di quella straordinaria impresa, che non costò la vita a nessun uomo, Hurley da testimonianza nelle sue fotografie e in uno straordinario documento filmato South.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura - Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Mart - Associazione Incontri Internazionali di Rovereto - Dissonanze Armoniche - Nuovo Cineforum di Rovereto

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