Underwork
Trento Oltre
La Stagione di Teatri Possibili con il Centro S. Chiara
Compagnia Babilonia Teatri
Underwork
di e con: Valeria Raimondi Enrico Castellani
e con Ilaria Dalle Donne
musiche a cura di: Francesco Speri
luci Marco Spagnolli, Luca Scotton, Nicola Fasoli
costumi: Franca Piccolo
scene: Gianni volpe e Gianni Marocco
Siamo al verde/verde speranza/verde rabbia/verde muffa/ bianco rosso e verdone
Underwork-spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline.
Underwork è una fotografia mossa di un tempo di mezzo in cui i giovani, se da una parte sono a mollo e annaspano, dall'altra sono a mollo e fanno l'idromassaggio, bevono cocktail, galleggiano.
Un altro episodio che trasforma i volti dei personaggi di Babilonia Teatri, giovane compagnia veronese vincitrice del Premio Scenario di questanno: questa volta le figurine cartamodelli al vetriolo di una società che ha tentato di eliminare tutti i calchi e le immagini di sé che abbiamo imparato a conoscere sul palco-arena di Panopticon Frankestein e che abbiamo seguito poi con Made in Italy, tornano ad in-festare, a provocare, a divertire, limmaginario dello spettatore con uno spettacolo sul lavoro precario. Underwork, che è unidea sul sotto-lavoro ma anche sul lavoro-sotto, come dice lo spettacolo stesso. Tornano le parole-parole-parole, riprodotte, deformate, associate e dissociate in relazioni a sorpresa e non, ancora alle prese torna la critica e la satira, nellallucinazione del contemporaneo e di un passato che non sappiamo assorbire. Mentre quelle figure, tipo ritagli di giornale o spiritelli antichissimi, stanno crescendo. Cioè si mostrano, attraverso sempre più livelli, quelli che non sono più solo attori, performer, soggetti, ma dei macro-personaggi con cui cè un po un po di confidenza che forse li auto-alimenta.
Lidea, quella che sta allorigine e che torna nelle diversi produzioni (dal linguaggio che divora la parola a quella specie di patinato un po retrò che ricopre i personaggi, agli affondi diretti nel sociale, a tutti i mostri evocati in scena), mostra i suoi sviluppi, in disequilibrio, pronta ad essere esplorata, sperimentata direttamente.
Lo spunto è diventato cifra: il tessuto sociale non è solo materia incandescente che può esplodere in scena da un momento allaltro. È paesaggio dinamico e diventa, ancora più spesso di prima, un altro personaggio. [Forse un protagonista diffidente, forse un osservatore capriccioso]
Il linguaggio si mostra lingua: i cori, coordinati, intermittenti, alternati, sono modulati in un andamento particolare, che non solo coinvolge ripetendo. [Forse sospende, distorce, concentra]
Loggetto certe volte si trasforma in emblema. [Si fissa, si concretizza, allo stesso tempo avvolgente e funzionale, mai funzionalizzato, sempre alla deriva verso una svolta poetica]
Roberta Ferraresi
cassa del Teatro Auditorium dal lunedì al sabato ore 10.00-19.00
cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato ore 16.00-19.00
cassa de Teatro Cuminetti da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Teatri Possibili Trento