Martalar Spazio collettivo, spazio naturale
Il quartiere delle Albere ospita due monumentali installazioni realizzate con gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia

Nel giardino di fronte al MUSE ha trovato casa un grande animale mitologico, "Leone alato", mentre una mano alta quattro metri, "Il grido", è stata posizionata all’interno del rinascimentale Palazzo delle Albere, in una sala voltata al piano terra.
L’autore è Martalar, diventato celebre lo scorso inverno con il Drago Alato di Magré, frazione di Lavarone, nell’Alpe Cimbra.
Le due sculture allestite a Trento proseguono lo stesso filone di ricerca: con queste opere Martalar indaga le dicotomie umano/animale, cultura/natura, dentro/fuori, nella complessa definizione dei confini fra spazio antropico e spazio della natura, fra luoghi deputati all’azione culturale e sociale collettiva e luoghi da rispettare nella loro dimensione selvaggia e incontaminata.
organizzazione: Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - Mart