Markus Vallazza. La Divina Commedia

Mostra

Dal 20 gennaio al 25 marzo 2007 il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presenta La Divina Commedia attraverso le incisioni di Markus Vallazza, artista oggi considerato uno dei più importanti incisori europei. A Rovereto Vallazza espone l'intero corpus dantesco, realizzato in un arco di dieci anni e rappresentato in 300 incisioni e nove album di schizzi preparatori. L'impresa che rappresenta oggi uno dei più importanti cicli contemporanei dedicati a questo tema.

Sulle tracce di Dante, Markus Vallazza ha ripercorso i cicli danteschi studiando le rappresentazioni realizzate da celebri artisti del passato.
In particolare Vallazza trova ispirazione nell'opera Rinascimento italiano, e in particolare nel lavoro di Botticelli, che con 92 disegni illustrò l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso; ma anche alle illustrazioni di William Blake, opera lasciata incompiuta dall'artista inglese, oltre che all'americano Robert Rauschenberg e alle sue tecniche poi adottate dalla Pop-art.

L'interpretazione grafica della "Divina Commedia" di Markus Vallazza non è una semplice illustrazione dell'opera, ma è la sua personale e attuale visione arricchita di elementi di fantasia. All'inferno i gironi sono popolati da nuovi personaggi, tra cui molti del nostro tempo.
Nel Paradiso di Vallazza, inoltre, compaiono Francesco d'Assisi e Franz Schubert.
La guida di Dante non è più Virgilio, bensì Ezra Pound; il poeta inglese conosciuto da Vallazza in uno dei suoi soggiorni a Venezia e a Roma, durante i quali frequentò gli ambienti intellettuali italiani più fecondi, stringendo amicizia con Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia e Dacia Maraini.

Allievo di Kokosckha alla Schule des Sehens, Vallazza ha imparato a rappresentare graficamente tutto ciò che desiderava comprendere a fondo. La "Divina Commedia" è l'ultima opera illustrata da Vallazza dopo un percorso che lo ha portato a studiare le opere di Franz Kafka, Edgar Allan Poe e Ovidio. In tutti questi casi Vallazza non si è limitato a commentare gli originali, ma ha instaurato con essi un confronto fortemente introspettivo, ripercorrendo il tragitto intellettuale di questi grandi artisti, e ripensando il loro tragitto umano a confronto con la propria vicenda biografica.

L'esposizione al Mart di Rovereto presenta le incisioni finali insieme a schizzi e disegni preparatori, mostrando la ricerca - nel suo lato più libero, più irrazionale - fianco a fianco con il risultato, dove il compimento dell'opera è segnato dal raggiungimento di un linguaggio più essenziale.


organizzazione: Mart

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