La misura del tempo

Chronos, il Tempo, arcano testimone della continuità cosmica che tutto genera e tutto dissolve, ha da sempre impegnato l'immaginazione e il pensiero di filosofi, scienziati ed artisti, alla ricerca di una definizione di senso e di una possibile unità di misura rapportata all'alternanza del giorno e della notte, ai ritmi delle semine e dei raccolti, delle preghiere recitate nei monasteri.
A questop tema il Museo del Castello del Buonconsiglio, Monumenti e collezioni provinciali di Trento dedica, dal 25 giugno al 6 novembre 2005, una grande esposizione, incentrata sulla storia dell'orologeria italiana dal XV al XVIII secolo, la più importante in quest'ambito organizzata in Italia nell'ultimo ventennio.
Di questa storia la mostra ripercorre le tappe più significative, nel contesto del panorama europeo, offrendo al visitatore la possibilità di ammirare circa 300 esemplari, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane ed europee, che consentiranno, anche ai non addetti ai lavori, di comprendere i vari stadi di perfezionamento e di innovazione introdotti nell'arte dell'orologeria nel corso dei secoli.
Attraverso i suggestivi ambienti del Castello l'itinerario espositivo guiderà alla scoperta di capolavori provenienti da differenti ambiti regionali, realizzati in epoche diverse, dai primi orologi meccanici ai sontuosi orologi rinascimentali che arricchirono le Wunderkammer di signori e potenti, ai celebri e ingegnosi 'notturni' realizzati a Roma nel '600 su committenza papale, e ancora preziosi orologi costruiti tra il XVII e XVIII secolo a Milano, Venezia, Roma, Genova, Napoli.
L'orologeria trentina sarà rappresentata da una specifica sezione dedicata alla figura di Bartolomeo Antonio Bertolla (1702-1789), il famoso maestro attivo in Trentino durante il XVIII secolo, costruttore, tra l'altro, dell'orologio astronomico 'Borghesi', donato all'imperatrice Maria Teresa d'Austria e conservato oggi presso il Museum of History and Technology-Smithsonian Institution di Washington.
Di grande interesse saranno inoltre la sezione riservata agli orologi solari, prodotti in Italia nel XVII e XVIII secolo e quella che illustrerà le antiche tecniche di costruzione dell'orologio meccanico.
Oltre all'evoluzione tecnologica dell'arte dell'orologeria, la mostra consentirà di apprezzare anche le valenze estetiche, le curiosità e le rarità degli orologi presentati, valorizzando la bellezza delle decorazioni, delle forme, dei preziosi materiali impiegati.
Una sezione iconografica, comprendente una accurata selezione di dipinti, incisioni, documenti e libri a stampa dal '500 al '700, completerà la mostra, offrendo ulteriori motivi di suggestione e di riflessione sull'affascinante tema della misura del tempo.

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