L'arte dei Kantha

Mostra

Originari dello stato del Bengala in India, i Kantha uniscono felicemente ricamo e trapunta, secondo una tecnica elaborata dalle donne bengalesi per il recupero di pezzi di stoffa altrimenti diventati inutilizzabili.
La scelta dei tessuti da accoppiare, fa realizzazione del bordo che li avrebbe tenuti insieme, le impunture che dividevano il nuovo pezzo in sezioni e creavano uno sfondo mosso sul quale il ricamo vero e proprio avrebbe preso ancora più risalto, hanno reso i Kantha dei pezzi unici nel loro genere e li hanno fatti diventare artigianato d'arte. I Kantha sono collezionati da tutti i musei tessili del mondo.
La tecnica di lavoro è molto lunga e sofisticata e, come spesso accade nei paesi del Sud del mondo dove la manodopera abbonda, le donne che ricamano i loro sogni sui Kantha ricevono in cambio poche rupie.
Alcune di queste donne hanno tuttavia scoperto il valore della tradizione che tramandano e, grazie ad una Organizzazione non profit di Calcutta chiamata SASHA, si sono costituite in cooperative sin dal 1982 ed hanno cominciato a vendere i loro lavori, sia in India che all'estero, ricavandone un prezzo equo. Le cooperative che si chiamano Panchannagram Mahila Samiti e Tatulia Mahila Samiti raggruppano oggi più di 150 donne e propongono, grazie ad un progetto promosso dalla cooperativa Mandacarù, i propri lavori in una mostra di Kantha che si inaugurerà a Trento il 3 giugno e rimarrà aperta fino al 20 giugno 2004.
Il 3 giugno alle 16.30 sarà presente Roopa Mehta, una delle dirigenti di SASHA, che inaugurerà la mostra e ci spiegherà la ricchezza dei simboli e dei colori dei pezzi in esposizione. Tutti i pezzi esposti potranno essere ordinati su misura.


organizzazione: Sasha - in collaborazione con Mandacarù - con il contributo di P.A.T.

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