Franco Pivetti. Cinquant'anni di pittura 1955-2005

Mostra

Mezzo secolo vissuto con la matita, il pennello ed il bulino in mano. Cinquant' anni di vita artistica che mi hanno traghettato dai primi disegni alle ultime espressioni d'arte fantastica. Un anniversario importante nella vita di ogni professionista e ancor più nell' esperienza personale di un artista, che del tempo fa non soltanto il tappeto sul quale muoversi ma anche il tessuto irripetibile del proprio percorso creativo.
Del 1955 sono le primissime esperienze con la sola matita in mano. Un primo approccio con l'arte, concretizzatosi fin da subito nella partecipazione alle prime mostre collettive, che ben presto 'ha poi portato il desiderio espressivo dell' artista verso altri strumenti, come l'acquerello e, successivamente, la pittura. Il colore si appropria del gesto creativo quando l'occhio scruta e osserva realtà inedite, attraverso i viaggi che dagli anni Sessanta mi portano a scoprire i luoghi d'Italia, d'Europa e del Medio Oriente. Esperienze di viaggio dalle quali nasce la prima mostra personale di disegni ed acquerelli al Centro studi "Muratori" di Modena nel '66: paesaggi, ambientazioni, colori e sapori delle città del Nord Africa.
Dai successivi itinerari europei e in particolar modo dal periodo vissuto in Belgio, nasce l'interesse per la pittura di Magritte, che diventa riferimento creativo fino a tutti gli anni Settanta, nel cosiddetto "periodo magrittiano". Contemporanea è la ricerca sul simbolismo che mi porta a trovare un nuovo percorso creativo che si conclude solo negli anni Ottanta e mi conduce alla sperimentazione di un nuovo linguaggio visivo attraverso un simbolismo fatto di "pugni chiusi" e "cartelli stradali".
Dalla metà degli anni Ottanta la ricerca espressiva si conclude incontrando quell'"automatismo gestuale" che da allora mi accompagna e che mi ha dato le maggiori soddisfazioni in termini di. occasioni espositive (in Italia e in gallerie europee) e che maggiormente ha interessato la critica più attenta (Raffaele Carrieri, Franco Solmi, Giorgio Digenova, Giorgio Celli, Renzo Margonari ed altri ancora).
Un approdo all'arte fantastica nella quale ancora oggi mi riconosco pienamente e alla quale dedico le mie creazioni più recenti, nonostante nel frattempo, abbia sperimentato anche altri supporti artistici come la gioielleria, la ceramica, la scultura.
Franco Pivetti

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