Francesco Guardi nella terra degli avi

Mostra

In occasione del terzo centenario della nascita dell’artista veneziano, e in concomitanza con la grande mostra di Venezia, la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia autonoma di Trento con la collaborazione del Castello del Buonconsiglio ricorda il pittore di origini trentine con la mostra “Francesco Guardi nella terra degli avi. Dipinti di figura e capricci floreali” presso Sala Grande e Sala Specchi del Castello del Buonconsiglio.

Quando Francesco Guardi nasce a Venezia il 5 ottobre del 1712, suo padre Domenico, capostipite della famosa famiglia di pittori, ha lasciato da più di vent’anni la sua terra natale, la valle di Sole, dove nacque a Mastellina, oggi comune di Commezzadura, nel 1678. Domenico, che morirà quattro anni dopo, è un modesto pittore ormai al termine della carriera di copista dei grandi artisti veneziani del Cinquecento, mentre il figlio maggiore Gianantonio (che nel 1712 ha 12 anni) bazzica nella bottega del padre per carpire i segreti del mestiere. Se Domenico non riuscirà a toccare livelli di eccellenza, i figli raggiungeranno invece risultati stilistici assoluti e Francesco diventerà uno dei più importanti maestri del vedutismo veneziano settecentesco. Oltre ovviamente a Venezia, i più famosi musei del mondo, dal Louvre all’Hermitage, dalla National Gallery di Washington e Londra al Metropolitan di New York, conservano sue Vedute e Capricci.
La famiglia Guardi giunse a Venezia da Vienna, dove Domenico si era recato nel 1690 per studiare pittura presso l’accademia dei fratelli Strudel. Dopo il matrimonio e la nascita del primogenito Gianantonio (1699-1760), la famiglia Guardi si era stabilita definitivamente a Venezia. La prima notizia dell’attività di Francesco si riferisce a una serie di copie da celebri dipinti antichi, eseguite nel 1731, assieme al fratello Antonio, per la nobile famiglia Giovanelli. A questa data la bottega dei Guardi proseguiva nel solco dell’attività inaugurata dal padre Domenico. Dopo le prime comuni esperienze nell’ambito della bottega familiare, le carriere dei due fratelli si dividono e prendono direzioni diverse: mentre Antonio continuerà a dedicarsi, con esiti di altissima qualità, alla pittura di figura, Francesco si volgerà, sull’esempio di Canaletto, al vedutismo, genere di più larga fortuna, che il pittore saprà interpretare con geniale originalità, eclissando per lungo tempo la personalità del fratello, rivalutata solo in epoca recente. Il legame con il Trentino rimarrà tuttavia vivo: sarà infatti lo zio don Pietro Antonio Guardi, parroco di Vigo di Ton, a commissionare alcuni dipinti a soggetto sacro ai due nipoti. Di questa importante e rara attività si conservano in Trentino i più significativi esempi: le lunette con l’Apparizione dell’angelo a san Francesco d’Assisi, e la Lavanda dei piedi nella sagrestia della parrocchiale di Vigo di Ton (1738), Santo in adorazione dell’Eucarestia (San Norberto) in Castel Thun (firmato sul verso) e la pala dei Santi Pietro e Paolo nella parrocchiale di Roncegno (1775).
Nelle lunette di Vigo, eseguite nel 1738 in collaborazione con il fratello Antonio, emerge, per la prima volta, un altro importante filone di attività di Francesco, sul quale la critica si è a lungo dibattuta, ossia la produzione di nature morte di fiori, che innova i modelli delle note composizioni floreali di Margherita Caffi ed Elisabetta Marchioni, innalzandoli a una delle più alte espressioni di tale genere. Questo ambito di attività incontrerà un successo di pubblico crescente nel corso del Settecento, ma a fronte della considerevole produzione della bottega, o degli imitatori, rarissime sono le nature morte riconducibili con sicurezza alla mano di Francesco Guardi.

Nella terra degli avi è dunque presente uno dei nuclei più importanti e universalmente noti di questi grandi interpreti della pittura veneziana del Settecento. La ricorrenza del terzo centenario della nascita di Francesco Guardi costituisce perciò l’occasione per offrire al pubblico l’opportunità di ammirare una serie di capolavori del maestro che sono stati oggetto di interventi di restauro in alcuni casi e di campagna di indagini tecnico-scientifiche appositamente impostata e coordinata dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici: ne risulta una mostra che, apportando nuove conoscenze alla produzione dei Guardi in terra trentina, si ricollega idealmente alla storica esposizione guardesca del 1949, organizzata a Trento da Giuseppe Fiocco e Rodolfo Pallucchini, fra i massimi studiosi della pittura veneziana, e a quella allestita a Castel Caldes nel 1993, per le celebrazioni del secondo centenario della morte del pittore, con catalogo a cura di G. Romanelli, A. Dorigato, E. Mich.

L’attuale iniziativa, posta sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è collegata con la grande esposizione che il Museo Correr di Venezia dedicherà a Francesco Guardi dal 28 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 e, in virtù della collaborazione fra le due mostre, sono previste apposite agevolazioni sui rispettivi biglietti di ingresso.

Organizzazione mostra: Soprintendenza per i Beni Storico-artistici con la collaborazione del Castello del Buonconsiglio, Monumenti e Collezioni provinciali.

Curatore mostra e catalogo: Elvio Mich
saggi e schede di Gianluca e Ulisse Bocchi, Silvia Proni, Salvatore Ferrari, Francesca de Gramatica, Stefano Volpin, Roberto Perini, Cristino Gervasi, Davide Bussolari.

Info:
Castello del Buonconsiglio
via Bernardo Clesio, 5 – Trento
tel. 0461 233770 – Servizi educativi 0461 492811
info@buonconsiglio.it
www.buonconsiglio.it

Soprintendenza per i Beni Storico-artistici
via San Marco, 27 – Trento
tel 0461 492127
sopr.storicoartistici@provincia.tn.it

Didascalia immagini
1. Francesco Guardi (Venezia, 1712 - 1793)
Apparizione dell’angelo a san Francesco d’Assisi
olio su tela, cm 403 x 117
Vigo di Ton, Chiesa di S. Maria Assunta, sagrestia

1a. Francesco Guardi (Venezia, 1712 - 1793)
Apparizione dell’angelo a san Francesco d’Assisi, particolare
olio su tela, cm 403 x 117
Vigo di Ton, Chiesa di S. Maria Assunta, sagrestia

2. Francesco Guardi (Venezia, 1712 − 1793)
Lavanda dei piedi, particolare
olio su tela, cm 410 x 115
Vigo di Ton, Chiesa di S. Maria Assunta, sagrestia

3. Gian Antonio Guardi (Vienna, 1699 − Venezia, 1760)
Comunione sacrilega di Udone vescovo di Magdeburgo, particolare
olio su tela, cm 408 x 122
Vigo di Ton, Chiesa di S. Maria Assunta, sagrestia

4. Gian Antonio Guardi (Vienna, 1699 - Venezia, 1760)
Gesù e san Giovanni nell’Ultima Cena
olio su tela, cm 130 x 104
Collezione privata

5. Francesco Guardi
(Venezia, 1712 – 1793)
La santissima Trinità con i santi Pietro e Paolo, particolare
olio su tela, cm 295 x 155
Roncegno, Chiesa dei SS. Pietro e Paolo

6. Francesco Guardi
(Venezia, 1712 – 1793)
Fiori all’aperto e in un cesto con un gallo
olio su tela, cm 75 x 94
Collezione privata

7. Francesco Guardi
(Venezia, 1712 - 1793)
Cesto di fiori con coppia di colombi
olio su tela, cm 75 x 99
Collezione privata

8. Francesco Guardi
(Venezia, 1712 – 1793)
Trofeo di fiori in un vaso di maiolica a decori orientali con un gallo
olio su tela, cm 64,5 x 79
Collezione privata

Sabato 1 e 15 dicembre ad ore 16 appuntamento al Buonconsiglio con le visite guidate alla mostra “Francesco Guardi nella terra degli avi”.
tariffa: 2,00 € a pers. + biglietto d'ingresso info e prenotazioni: Servizi educativi del museo tel. 0461 492811 lun>ven 9>13


organizzazione: P.A.T. Soprintendenza per i Beni Storico-artistici - con la collaborazione del Castello del Buonconsiglio, Monumenti e Collezioni provinciali

Powered by eZ Publish™ CMS Open Source Web Content Management. Copyright © 1999-2014 eZ Systems AS (except where otherwise noted). All rights reserved.