Dolomiti: tesori di cristallo
Il territorio delle Dolomiti è noto per l'unicità della sua storia geologica e per le bellezze del paesaggio dominato da guglie e pareti verticali che ne hanno fatto una meta turistica internazionalmente conosciuta; meno noto invece come zona ricca di minerali.
La mostra Dolomiti: tesori di cristallo, ideata e realizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, intende proprio porre l'attenzione su questo tesoro nascosto, poco noto al pubblico ma ben conosciuto dai ricercatori e dai collezionisti. Tra i numerosissimi campioni esposti si può ammirare la fassaite, caratteristico minerale che ha preso il nome dalla Val di Fassa, o esemplari unici, come l'eccezionale campione di fluorite cristallizzata rinvenuto nella miniera di Stava, il grande cristallo della Val di Serra del peso di 25 Kg, i minuti cristalli della rarissima eritrite di Vignola e i campioni di galena argentifera provenienti dalle canope del Monte Calisio. Di fatto, la più completa e più ricca mostra tematica sui minerali dolomitici mai presentata al pubblico!
Oltre al piacere estetico che il visitatore prova a contatto con un'esposizione particolarmente attenta a valorizzare i giochi di luce, di trasparenze e di colori dei cristalli, sono numerose le informazioni fornite durante il percorso che permettono di interpretare il legame di questi cristalli con la geologia delle Dolomiti, la loro formazione, i segreti delle loro strutture cristalline e della loro composizione. Tutto questo con il ben conosciuto stile del Museo Tridentino, che unisce l'attenzione per le meraviglie della natura agli strumenti che suscitano l'interesse e la voglia di saperne di più, a partire dal poter prendere in mano ed avere un contatto diretto con questi preziosi esemplari. Proprio come in un'avventura di esplorazione e di scoperta.
All'interno della mostra uno sguardo particolare viene rivolto alla preistoria, sottolineando il significato che veniva attribuito ai minerali di questa parte delle Alpi. Sappiamo infatti che dal termine dell'ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa, il territorio montano per migliaia di anni è stato frequentato da gruppi nomadi di cacciatori che armavano le loro punte di lancia e le frecce con la selce (una strana roccia vetrosa costituita da silice) ma anche con cristallo di rocca. Il cristallo di rocca è un minerale così bello e prezioso da essere usato anche come diadema, come nell'incredibile collana della sepoltura neolitica della Vela (Trento).
Non manca un accenno alla grande epopea dello sfruttamento minerario alpino, presentato mediante la ricostruzione di un tratto di miniera contenente attrezzi e suppellettili tipici di questa attività, che il visitatore potrà percorrere immergendosi in un'atmosfera evocativa e di forte suggestione. Infine alcuni oggetti d'antiquariato e archeologici testimoniano la costante presenza dei minerali nella vita dell'uomo, tra i quali si distingue un raro ciottolo dipinto con l'ocra rossa, pigmento ottenuto dal minerale ematite fin dalla preistoria e divenuto in Val di Fassa, con l'avvento dei pittori-decoratori dell'Ottocento, una vera e propria risorsa per il territorio. A conclusione, un classico della tradizione trentina: la collana di granati a chicco di riso, per molti secoli immancabile dote delle spose della regione dolomitica.
Catalogo: pp. 208, illustrazioni 400, prezzo 19,90
Comunicato 18 giugno 2004
In occasione delle Feste Vigiliane il Museo Tridentino di Scienze Naturali è aperto dalle 10 alle 18 e dalle 20 alle 23 con ingresso gratuito da martedì 22 giugno a sabato 26 giugno 2004
inoltre propone nelle stesse giornate visite guidate alla mostra Dolomiti: tesori di cristallo alle 20 e alle 21.30 (due turni)
costo della visita 1,50