Disegni e forme

Mostra

Mostra di scultura e disegni
Giovanni Blandino e Alfredo Mazzotta

In questa mostra due artisti, Giovanni Blandino e Alfredo Mazzotta, dialogano attraverso le loro opere, espressioni di una maturata personalità e di un lungo e intenso percorso di ricerca e studio che li ha portati a individuare uno specifico linguaggio artistico e a instaurare uno speciale rapporto con la materia.
Questo dialogo, rispettoso delle esperienze e peculiarità espressive personali, ha un tema comune, ossia l’uomo e il suo rapporto con il passato e con il futuro, tema che viene indagato collegandosi ai classici della letteratura.
Queste dinamiche per la loro intensità coinvolgono i visitatori che, potendosi confrontare con le opere esposte, riescono a entrare in “intimità” con gli artisti e a scoprire che da questo dialogo nascono risposte a domande che, ogni giorno, ci poniamo.
Gianmario Baldi.

ALFREDO MAZZOTTA
Alfredo Mazzotta (Jonadi, 8 marzo 1951) è uno scultore italiano.
Nel 1968 consegue il diploma di Maestro d’arte presso l’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia. Nello stesso anno si trasferisce a Milano, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera alla scuola di Luciano Minguzzi e nel 1973 ottiene il diploma di scultura. Nello stesso anno si iscrive alla scuola di pittura di Domenico Purificato e nel 1977 ottiene il diploma.
Negli stessi anni frequenta il corso di cromatologia tenuto da Luigi Veronesi e il corso di Tecnologia dei materiali tenuto da Romano Rui. Per diversi anni è stato assistente dello scultore Eros Pellini sia al Liceo Artistico di Brera di Milano che in studio. Nel 1987 partecipa su invito al Simposio di scultura "Nantopietra" e nel 1990 al Simposio Internazionale di scultura in pietra "Nautilos 90" a Castro dove ha realizzato un rilievo per l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Castro.
Nel 1994 e 1995 ha tenuto alcune lezioni su "Progetto Scultura" nell’ambito del Master in Design & Management presso il Politecnico di Milano. Nei bienni 1997-1998, 1999-2000, 2002-2003 e 2004-2005 fa parte della Commissione Artistica Annuale della Permanente. Nel 2001 vince il Concorso Nazionale di Scultura Città di Novara per la realizzazione di un trofeo da consegnare alle personalità della cultura e dello sport nelle varie manifestazioni organizzate dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport.
Nel 2001 realizza il monumento dedicato alla beata Anna Rosa Gattorno nella città di Potenza. Sue opere, oltre che in numerose collezioni private in Italia e all’estero, si trovano presso il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Ruffano, Fondazione Lercaro di Bologna, Archivio Sartori di Mantova, Museo della Permanente di Milano, il Museo di Villa Litta Borromeo di Lainate, Museo d’Arte Contemporanea Vito Mele di S. Maria di Leuca, Museo d’Arte Italiana di Durazzo (Albania), Società Umanitaria di Milano, Parco Arcadia di Bareggio e presso la Chiesa del S.S.Rosario di Nao, frazione di Jonadi.
Attualmente è titolare della cattedra di discipline plastiche presso il Liceo Artistico Statale di Brera di Milano.

GIOVANNI BLANDINO
Giovanni Blandino nasce a Modica nel 1938 e dimostra sin da giovane una spiccata sensibilità al mondo dell'arte. È in gioventù infatti che frequenta la Scuola d’Arte di Siracusa e di Comiso, per poi passare all’Istituto d’Arte di Palermo.
Trasferitosi definitivamente a Milano, qui iniziò a frequentare i corsi dell'Accademia di Brera sotto la guida di Francesco Messina, diplomandosi e frequentando successivamente i laboratori artistici di Ivo Soli e di Nino Galizzi, inaugurando una propria prima mostra pittorica nel 1958 che aprirà la strada ad altre personali tenutesi nel 1975 presso la Galleria "La Ribalta" di Pavia, nel 1976 a Trento, nel 1977 a Trieste, nel 1979 a Bologna. A Milano conosce anche Saverio Terruso col quale intratterrà un rapporto di amicizia e collaborazione.
Scultore definito dalla critica di grande spessore culturale ed artistico, si dedica ancora oggi prevalentemente alla scultura e al disegno. Nel 1970 ha partecipato alla biennale Nazionale d'Arte "La Permanente" di Milano, alla Biennale d'Arte di Venezia nel 1976 ed al Simposio Internazionale di Scultura di Prilep, nella ex-Jugoslavia.
Nel corso della sua carriera ha realizzato sculture per enti pubblici e privati fra cui, nel 1977, una per il Comune di Cento e nel 1989 per il Comune di Modica ("I Martiri di Passogatta"). Nel 1981 la un'ampia retrospettiva gli viene dedicata dal comune di Casalpustarlengo e nel 1986 espone presso la galleria Carini di Milano presentata da Raffaele De Grada; l'anno seguente espone alla galleria De Bernardi di Busto Arsizio. Nel 1992 e nel 1993 espone alla Biennale di Arte Sacra di Cremona. Nel 1995 espone delle opere alla terza rassegna internazionale del bronzetto a Trieste ed alla mostra internazionale di pittura e scultura "Expo" di Genova. Nel 1996 è in Giappone nell'ambito dell'evento "Arte senza Frontiere".
La carriera dell'artista attraverso le sue opere è stata recentemente presentata in diverse mostre personali fra cui quella del 2002 presso lo Spazio Labora, mentre alcune sue opere sono state esposte nella mostra itinerante "Fascinosum et Tremendum" tenutasi a Renazzo-Montevarchi-Torino. Nel 2002 a Cuggiono non ha mancato di partecipare alla mostra "40 opere per un percorso di disegni di arte contemporanea" presso la locale Villa Annoni come ospite speciale.
Alcune sue opere si trovano in esposizione permanente presso la Galleria "Ponte Rosso" di Milano e presso l'Associazione Culturale "La regina di quadri" di Modica e al palazzo della Permanente di Milano.
(informazioni tratte dalle voci "Blandino" e "Mazzotta" di Wikipedia)

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