Stagione di Prosa di Bolzano 2014/2015

Teatro

Sguardi femminili a teatro
Stagione teatrale 2014-2015

Ho voluto dedicare la mia ultima stagione da direttore del Teatro Stabile di Bolzano alle donne, ai grandi personaggi femminili che animano i nostri palcoscenici e agli sguardi femminili del nostro pubblico più fedele e appassionato.
 
Per questo apriamo e chiudiamo la stagione con due produzioni in cui le donne sono protagoniste assolute. Se “La vita che ti diedi” di Luigi Pirandello è una storia condotta interamente sul filo dell’'amore materno, un amore esasperato e delirante che arriva perfino a rovesciare la realtà, in “Soap opera”, una novità assoluta di Cesare Lievi, si racconta di una donna in carriera che sceglie di dedicarsi spietatamente alla conquista del potere. Maternità e potere: due facce contrastanti che segnano, oggi più che mai, il dibattito sul destino della donna nella società moderna.

Molte artiste lavoreranno in questi due spettacoli, ma voglio segnalare l'’impegno interpretativo di Patrizia Milani e Galatea Ranzi, alle prese con personaggi forti, contradditori, eccessivi: palestre perfette per le loro qualità di attrici antiche e moderne allo stesso tempo.
La terza produzione della sessantacinquesima stagione del Teatro Stabile di Bolzano trova fondamento nella ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale. Da qualche anno con Andrea Castelli ci dicevamo: “Dobbiamo fare qualcosa in teatro sulla Grande Guerra, è un tema troppo importante perché il teatro lo trascuri, un'’occasione per ripensare, anche con le nuove generazioni, le ragioni della follia della guerra.” Il risultato di queste riflessioni è “Sanguinare inchiostro”, il testo a cura di Andrea Castelli che Carmelo Rifici metterà in scena coltivando la sua vocazione per un Teatro che si occupa della Storia, dopo le belle prove degli spettacoli firmati per lo Stabile di Bolzano in questi ultimi anni.

Accanto alla stagione La Grande Prosa, ricca come sempre di titoli, interpreti e registi molto importanti, ho pensato di dedicare questa mia ultima rassegna Altri Percorsi alle creatività teatrali del nostro territorio, di offrire uno spazio alle nuove generazioni di artisti emergenti che non sempre hanno una casa teatrale dove mostrare i risultati raggiunti. Vorrei che fosse una festa del teatro della nostra terra.
A inaugurare la nostra stagione alternativa ho chiamato, proprio per questo, i ragazzi di CABABOZ: con la loro irriverente energia comica si sono rivelati il fenomeno teatrale più rilevante degli ultimi anni a Bolzano tra le proposte spontanee dei gruppi giovanili.

Dal 1980 a oggi sono stati anni intensi dedicati interamente al teatro, a questo Teatro carico di storia, anni ricchi di lavoro e soddisfazioni, anni irripetibili. Devo dire grazie al pubblico che mi ha seguito, agli artisti e ai tecnici dello Stabile, a tutti gli altri collaboratori, ai membri degli organi del Teatro, alle Istituzioni pubbliche e private che lo hanno sostenuto con forza.

Grazie per questi anni meravigliosi.
Marco Bernardi