Stagione Sinfonica 2015/2016

Un nuovo anno di musica da vivere insieme. Seguiamo cinque percorsi principali: Radici, per rileggere la nascita dello stile sinfonico moderno; Un secolo breve?, per ripercorrere le mille strade del Novecento; Suoni per il terzo millennio, per capire le prospettive della musica contemporanea; Progetto Nord, guardando alle culture musicali del Baltico e della Scandinavia, e Progetto Requiem, per meditare insieme con i grandi compositori sulla fine della vita umana. Buona parte di questi filoni si intreccia con le idee e le proposte del direttore principale Arvo Volmer: il Nord, così vicino alla sua storia personale, con la celebrazione dei 150 anni dalla nascita di Jean Sibelius; il Novecento storico, presente in tre dei suoi quattro programmi; e il Requiem di Verdi, conclusione specialmente solenne della Stagione. Guardiamo invece al futuro con le prime assolute dei lavori commissionati a Hannes Kerschbaumer, compositore tra i più forti e originali del nostro territorio, e a Stefano Gervasoni, grande protagonista della musica di oggi. Ma un po’ tutti i cinque temi segnano i programmi degli altri otto maestri che saliranno sul podio della Haydn, dando vita a una stagione di ampio respiro internazionale. Ancora una volta mescolando vecchie e consolidate conoscenze con nuovi arrivi prestigiosissimi e proposte di nomi nuovi, con la presenza eccezionale di Jeffrey Tate. Grandi solisti, anche qui alternando celebrità mondiali, personalità emergenti e proposte inconsuete, e proseguendo nella valorizzazione dei musicisti dell’orchestra, a cominciare dalla spalla Marco Mandolini. L’ormai tradizionale orchestra ospite è quest’anno ancora una volta quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, con Enrico Dindo direttore e violoncello solista.

In tutte queste direzioni l’Orchestra Haydn va avanti, cercando di far tesoro di quanto ha fatto in una storia di oltre mezzo secolo per rinnovarsi e costruirsi un futuro, con l’ambizione di continuare a crescere.

Daniele Spini Direzione Artistica