La Scuola di Sant'Osvaldo in dialogo con il Museo della Città

Un progetto promosso da Distretto Santa Maria – Comune di Rovereto

Incontri e convegni , Laboratorio

A cura di Francesca Piersanti con Veronica Bellei

Novembre – Gennaio

Workshop d’artista, Chiesa e Giardino di Sant’Osvaldo

Febbraio
Mostra Naturalia Artificialia, Museo della Città e Quartiere di Santa Maria

La Scuola di Sant’Osvaldo in dialogo con il Museo della Città, è un progetto che indaga il rapporto tra arte e scienza, mettendo in relazione la ricerca artistica con quella scientifica per reinterpretare, attraverso linguaggi e pratiche differenti, collezioni e saperi raccolti e conservati dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Tre giovani artisti selezionati fra coloro che sul territorio provinciale si distinguono per una produzione che attinge alla ricerca scientifica, sono stati accompagnati dai responsabili delle sezioni e dai ricercatori del Museo alla scoperta di oggetti e storie, a curiosare nelle sale e negli archivi per raccogliere suggestioni da portare all’interno del quartiere di Santa Maria.

La chiesa sconsacrata di Sant’Osvaldo si trasforma tra novembre e dicembre in un atelier d’artista dove studiare, sperimentare, creare. Tre workshop d’artista offrono la possibilità ad un pubblico su prenotazione di riscoprire reperti e oggetti conservati al Museo e fare esperienza di alcuni tratti del processo creativo attraverso strumenti, tecniche e formati differenti. Sant’Osvaldo diventa così un prolungamento del Museo e uno spazio di riflessione, di verifica e di sperimentazione.

Nel mese di febbraio 2022 , l’affascinante dialogo intorno a relazioni e affinità fra arte e scienza, culminerà nella nella mostra Naturalia, artificialia, presso il Museo della Città, che raccoglierà gli esiti dell’intero percorso, proponendo, con le opere appositamente realizzate dei tre artisti, nuovi sguardi sulle collezioni e sul patrimonio scientifico della Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Gipsoteca contemporanea è il titolo del workshop d’artista di Federico Seppi realizzato in collaborazione con la dottoressa Michela Canali ricercatrice presso la sezione Scienze della Terra della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in calendario per sabato 4/12, fa parte di un ciclo di tre workshop d’artista avviato il 20 novembre con Lasciare un segno di Stefania Mazzola.

L’11 dicembre è previsto il workshop di Margherita Paoletti L’erbario immaginario.

Gipsoteca contemporanea - Workshop d’artista di Federico Seppi con la consulenza scientifica della dott.ssa Michela Canali (Fondazione Museo Civico)

Sabato 4 dicembre, dalle 14.30 alle 18.30 - Chiesa di Sant’Osvaldo

Il workshop offre l’opportunità di acquisire competenze tecnico-artistiche ma anche di riflettere creativamente sul peso della produzione umana sul pianeta tramite una narrazione fantascientifica.

Ad ogni partecipante sarà data la possibilità di creare il calco di un oggetto tra quelli messi a disposizione e appartenenti alla nostra quotidianità. Il recupero di oggetti di scarto all’interno della pratica creativa permetterà di sottrarli all’invisibilità a cui il sistema produttivo li ha relegati aprendo una riflessione ecologica su come la vita degli oggetti da noi prodotti occupi scale temporali estremamente contratte. I reperti, attori di una narrazione fantascientifica, incarnano forme estetiche che ci possono permettere di immaginare “futuri futuri”.

Con la collaborazione della dott.ssa Michela Canali, ricercatrice presso la sezione Scienze della Terra della Fondazione Museo Civico di Rovereto, saranno esplorati i parallelismi tra tempi “geologici” e i tempi che la Terra impiega a riassorbire i nostri rifiuti. Tecnica: calco in alginato

L’erbario immaginario - Workshop d’artista di Margherita Paoletti

Sabato 4 dicembre, dalle 14.30 alle 18.30 - Chiesa di Sant’Osvaldo

Dalla creazione di un fiore immaginario alla sua conservazione, il laboratorio condurrà i partecipanti ad ideare e creare un piccolo erbario personale, una collezione di fiori immaginari che verranno realizzati con le tecniche del disegno e del collage, utilizzando carte, grafite, penne e matite colorate. Ciascun partecipante sarà invitato a giocare con l’immaginazione andando a inventare il nome, le forme e le caratteristiche del suo fiore immaginario. Per semplificare questo processo si partirà da una breve introduzione sugli erbari e sulle caratteristiche generali dei fiori. Una volta realizzato il fiore, si andrà a ritagliarlo e incollarlo alla maniera dei vecchi erbari, ossia con una piccola striscia di carta su un quadernino che in seguito rimarrà a ciascun partecipante.
Tecnica: disegno e collage

Bio artisti:
Margherita Paoletti (Fabriano, 1990 – vive e lavora a Rovereto). La poetica di Margherita Paoletti si basa sul tema centrale del corpo, concepito come un contenitore organico che contiene vita, sogni, desideri, ricordi ed esperienze. Cerca di tradurre in espressione visiva la nuova fisionomia organica del corpo, fatta di narrazione, metafore visive, colori e natura ( www.margheritapaoletti.it )

Stefania Mazzola (Rovereto, 1992 – vive e lavora a Venezia). La ricerca di Stefania Mazzola guarda costantemente al rapporto tra natura e artificio. La natura e l’artificio, convivendo silenziosamente, ci mostrano l’incontro tra due realtà diverse, complementari, che coesistono ponendosi in relazione l’una all’altra. Questo confine sottile, labile, è un limite valicabile. ( www.stefaniamazzola.com ).

Federico Seppi (Trento, 1990 - vive e lavora a Trento); Federico Seppi con le sue opere ridefinisce l’universo naturale attraverso una costante riappropriazione fisica degli elementi originari: attribuendo a ciascun elemento una valenza simbolica ed un significato spirituale. I suoi lavori nascono dal dialogo tra spiritualità e scienza, dalle relazioni tra oriente e occidente, dalla trasformazione tra natura e artificio.
( www.federicoseppi.com )

Costi

La partecipazione al workshop è gratuita; prenotazione su www.eventbrite.com e Green Pass obbligatori.

La Scuola di Sant’Osvaldo - Laboratorio delle Arti è uno spazio di sperimentazione artistica e creativa del Distretto di Santa Maria, un laboratorio aperto che offre al quartiere e alla città un’ulteriore opportunità di pensiero, sviluppo e condivisione attraverso i linguaggi e le forme della cultura visiva contemporanea.