Archeologia e paesaggi archeologici al tempo della guerra
Un ciclo di proiezioni non-stop per documentare siti e reperti purtroppo compromessi, distrutti o a rischio distruzione
a cura della Fondazione MCR | Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico
La guerra è l’atto estremo di violenza contro le popolazioni e contro la persona. Ogni guerra produce tragedie umanitarie dagli effetti irreversibili. La guerra è anche la prima minaccia per il patrimonio monumentale e archeologico. Soprattutto i siti del Vicino Oriente, già per lungo tempo manomessi e saccheggiati dagli scavi clandestini destinati al mercato antiquario, a causa degli accadimenti bellici subiscono danni incommensurabili sia per i bombardamenti che per i furti e le spoliazioni i cui proventi finiscono spesso per finanziare la guerra, quali che siano le forze in campo.
Il patrimonio archeologico porta ferite e cicatrici provocate dalle guerre. Salvarne la memoria è uno degli obiettivi che da oltre venticinque anni ormai persegue la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico organizzata, sotto la direzione di Dario Di Blasi, dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con la rivista Archeologia Viva. Nell’occasione delle iniziative «Confini e Conflitti. Visioni del potere nel tappeto figurato orientale» la Rassegna apre una finestra su un tema di grande attualità della disciplina: «Archeologia e paesaggi archeologici al tempo della guerra». Attingendo ad uno dei più vasti archivi del film archeologico (ad oggi più di 4000 titoli dalle più importanti case di produzione specializzate al mondo), sono state selezionate le opere che interessano i territori colpiti da accadimenti bellici.
Tra venerdì 17 e domenica 19 aprile 2015, nella Sala Fortunato Zeni presso la sede della Fondazione Museo Civico di Rovereto (Borgo Santa Caterina 41), un ciclo di proiezioni non-stop per documentare siti e reperti purtroppo compromessi, distrutti o a rischio distruzione.
organizzazione: Fondazione Museo Civico di Rovereto