Theatrum Mundi. Trento e il suo Concilio

Teatro

Gad Città di Trento
Theatrum Mundi. Trento e il suo Concilio
di Luisa Pachera
Regia Alberto Uez
consulenza storica Alessandro Paris
scenografia Trentini / Uez
montaggi video Jacopo Roccabruna
fonica e video Valentina Palumbo
costumi religiosi Forec snc
costumi teatrali "La sartoria" di C. Senter
pittore scenografo Stefano Boarin
arredi scenici Inpero snc
oggetti di scena Enzo Chiusole
parrucche Audello (Torino)
ideazioni grafiche Chiara Uez
foto di scena Gisella Marconi
ATTORI
Enzo Chiusole, Simone Crespiatico, Alessio Delai, Angela Endizzi, Alberto Fontana, Mauro Gaddo, Giuliana Germani, Bruna Giordani, Doria Mariotti, Andrea Moauro, Mauro Nicolodi, Bruno Pieroni, Jacopo Roccabruna ,Nadia Rossi, Giovanni Rosso, Mara Sartori, Giovanna Tomasi, Michele Tonezzer, Bruno Vanzo

A 450 anni dalla conclusione del Concilio, la compagnia "Gad città di Trento" intende rievocare un evento che ha posto Trento al centro del mondo cristiano.
Mai a nessuna città è stata data un'attenzione universale come alla Trento della metà del Cinquecento, definita Theatrum mundi dal vescovo di Capodistria Pier Paolo Vergerio (personaggio di spicco dell'epoca, 1498-1565).
La messa in scena ricostruisce l'evento e il contesto storico-sociale del Concilio tridentino, con uno spettacolo teatrale che ne evidenzia vari aspetti:
- il fatto storico, con la sua apertura, le sospensioni, le riprese e la chiusura,
- il momento di riforma religiosa, con le diverse opinioni, le discussioni e la presentazione dei principali decreti
- l'evento vissuto dalla comunità cittadina, con momenti di vita quotidiana per mostrare la semplicità e le reazioni della gente di quel tempo.

Ricordare questo evento è importante per il Trentino e per l'Italia intera perché la riforma della Chiesa cattolica segna profondamente il futuro del mondo occidentale. Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, si terrà a Trento presso il Teatro Sociale nei giorni 4 e 5 dicembre ad ore 20.30.

Il Concilio
"A Trento, nei 18 anni che vanno dal 1545 al 1563, ha avuto luogo il XIX Concilio Ecumenico della cristianità, il più lungo della storia della Chiesa e uno fra i più importanti.
In quel periodo la situazione europea è conflittuale per la presenza di varie fazioni che auspicano una riforma della Chiesa di Roma. A Trento (città favorevole per posizione geografica e politica) si incontrano tutti i protagonisti religiosi e laici della scena mondiale dell'epoca: i cattolici fedeli alla Chiesa romana, quelli favorevoli al cambiamento e i riformisti d'Oltralpe. A loro si uniscono prelati, vescovi, cardinali del Sacro Romano Impero, di Francia, di Spagna...
Nei 18 anni di durata del Concilio, si succedono sul soglio pontificio 5 papi:
Paolo III, Alessandro Farnese, che dà l'avvio alla prima fase (1545-1547)
Giulio III, Giovanni Maria Ciocchi Dal Monte, che ne indice la seconda fase (1551-1552)
Marcello II, Marcello Cervini (papa solo per 23 giorni)
Paolo IV, Giovanni Pietro Carafa
Pio IV, Giovanni Angelo Medici, che convoca la terza e ultima fase (1562-1563)
In tutto si tengono 25 sessioni, di queste la IX e la X (aprile e giugno del 1547) si svolgono a Bologna, le altre nel duomo di San Vigilio a Trento.
In tutto vengono emanati 16 decreti, tra i più importanti vi sono quelli su :
- sacra Scrittura
- peccato originale
- giustificazione (salvezza delle anime)
- sacramenti
- purgatorio
- indulgenze
Il concilio sancisce inoltre l'istituzione dei seminari, obbliga i vescovi a risiedere nella loro diocesi e i parroci a compilare i registri di battesimo e di matrimonio delle parrocchie.
Nel 1564, con la bolla "Benedictus Deus", Pio IV convalida ed emana i decreti conciliari, senza però permettere che vengano pubblicati.
Nello stesso anno fonda la "Congregazione del concilio" col compito di curare la corretta interpretazione e applicazione dei decreti tridentini. Alcune disposizioni sono subito recepite dai vescovi e nel 1566 viene pubblicato il "Catechismo tridentino".
Nel 1571 papa Pio V istituisce la "Congregazione dell'Indice" con il compito di aggiornare il primo
"Indice dei libri proibiti" stilato nel 1559 dal Sant'Uffizio durante il pontificato di Paolo IV e che rimane in vigore sino al 1938.
La "Congregazione del concilio" porta avanti il suo lavoro per circa trecento anni e solo a metà del XIX secolo dà alle stampe, e così rende pubblici, gli atti originali del concilio tridentino.
Nel 1967 papa Paolo VI cambia il nome della commissione che diventa "Congregazione per il clero".