Sul confine
Trento a Teatro
Trento Oltre
A Trentooltre Sul Confine. Uno spettacolo di grande inventiva e fisicità, al confine tra guerra e normalità, tra vita e morte e tra ricordi e segreti di giovani soldati smarriti nel buio di un deserto ignoto.
Carrozzeria Orfeo (Brescia)
Sul confine
drammaturgia Gabriele Di Luca
interpreti e regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
musiche originali Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi
Spettacolo vincitore della 5a edizione del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti
Torna a TrentOOltre il teatrofisico. Dopo la grande prova di Balletto Civile ospitato in stagione a novembre con lo spettacolo Col Sole in Fronte, la stagione apre nuovamente ad uno spettacolo che fa del lavoro fisico una sua linea di forza. Sul Confine è stato acclamato da pubblico e critica per la sua capacità di saper amalgamare la notevole fisicità degli attori con il teatro di parola.
Tre uomini raccontano la storia di una guerra: la guerra per antonomasia, la guerra che si gioca sempre al limite, la guerra non importa di chi contro chi. Sono soldati e il loro destino è profondamente legato allimmagine di un fiume che scorre in mezzo al deserto e trascina con sé gli orrori della morte e i segreti dellesercito.
Il confine è conflagrare di vita e morte, guerra e normalità, finzione e verità. Così la trincea immaginaria si staglia a dividere un presente surreale da un passato fatto di ricordi che prende consistenza e si fa concretezza nelle menti degli uomini-soldati sdoppiando i piani temporali, fondendoli, intrecciandoli.
Il buio è come un blocco di marmo nero ambiguo e duale e il rapporto luce-oscurità nell'assenza e presenza l'una nell'altra creano il muro invisibile, soglia e limite di ogni scelta umana.
Sono sul confine: luogo di scelta e di passaggio che separa vita e morte, verità e menzogna, ricordi da espiare, sofferenza e lampi di confidenza umana. Che cos'è un uomo se non un lampo di luce in una notte scura?
Sul confine è uno spettacolo ricco di inventiva, di una voglia di raccontare autentica e sincera, di un credere nel teatro davvero esemplare. E consolante. (Mario Brandolin, Messaggero Veneto)
Spettacolo sul confine di un'intensità straziante che non concede però niente alla retorica e al facile sdegno. (Mario Bianchi, Eolo)
Uno spettacolo di solido impianto che si snoda con sostenuto vigore ( ) dove lo smarrimento accompagna i passi guardinghi degli ignoti protagonisti e il buio, squarciato in taglienti lame di terrore dalla luce delle loro torce, delinea lo spazio nudo di un deserto sepolto chissà dove. (Antonella Melilli, Hystrio)
cassa del Teatro Auditorium dal lunedì al sabato ore 10.00-19.00
cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato ore 16.00-19.00
cassa de Teatro Cuminetti da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Portland Nuovi Orizzonti Teatrali