Studio su Medea

Teatro

Teatrincorso Spazio 14
Studio su Medea
Regia: Silvia Furlan
Testo: Euripide e Paolo Menghini
Con: Lavinia Bottamedi, Silvia Libardi, Carolina Mannino, Alessandra Mariani, Paolo Menghini, Luca Pedron, Giacomo Pigatto, Silvia Scalet, Lia Vitagliano                                                            
Spettacolo degli allievi CORSO INTERMEDIO della Scuola di Teatro_Spazio14
Rassegna “Trento Nuova Scena 2013” promossa dal C.U.C. Circolo Universitario Culturale di Trento all’interno del progetto artistico “Wave” dell’ Ass. Cult. Teatrincorso.

Con domenica 14 aprile ha inizio la terza edizione della rassegna “TRENTO NUOVA SCENA” promossa dal C.U.C. (Circolo Universitario Culturale di Trento) che la Scuola di teatro Spazio14 propone con gli spettacoli degli allievi di ciascun anno di corso. Le sei produzioni artistiche che si susseguiranno nei mesi di aprile, maggio e giugno rientrano nel progetto dell’Ass. Cult. Teatrincorso “WAVE” il cui leitmotiv è la scoperta dell'“altro” per età, cultura, sessualità o religione, quale elemento fondamentale per una crescita, anche attraverso delle “crisi”, della consapevolezza della comunità. Il termine “wave” significa sia “onda” che “cenno”, “gesto” della mano, e sta a indicare il diverso approccio emotivo verso ciò che è diverso: il timore di esserne sommersi, o il tentativo di trovare, anche solo per cenni, un linguaggio comune.

Gli spettacoli che attraverseranno questa tematica saranno: Studio su Medea (14 aprile), Mistero buffo di Dario Fo (3 maggio), La Tempesta di W. Shakespeare (26 maggio), Don Giovanni di Mozart / Da Ponte (2 giugno), I giganti della Montagna di L. Pirandello (7 giugno) e La fattoria degli animali di George Orwell (15 giugno).

Studio su Medea è una rielaborazione dell’antico testo di Euripide che parla di noi oggi. La straniera che ama un uomo opportunista, capace di giustificare le proprie scelte discutibili con le armi di una raffinata retorica, non può non richiamare alla mente la fragilità odierna del cittadino meno tutelato, sia per appartenenza di genere che di razza o confessione, o semplicemente per minore ricchezza. Dunque una Medea che sacrifica i propri figli alla sete di vendetta come pamphlet politico? Non proprio, o non solo. La nostra messa in scena forza il testo in due direzioni opposte. Da una parte la dimensione corale viene esaltata in tono satirico. Dall'altra la tensione drammatica investe in pieno entrambi i protagonisti di questa tragedia umana: la donna, quintessenza dello straniero privo di diritti, e l'uomo, colpito nel profondo proprio di quei sentimenti che aveva creduto di poter manipolare con facilità. Dal confronto escono entrambi sconfitti, e il coro assiste a un gioco al massacro che investe l'intera polis, l'intera cittadinanza. A riscoprire ciò che ogni cittadino dovrebbe sapere: l'opportunismo e la mancanza di un'etica si ritorcono contro gli individui ma anche, o soprattutto, contro il tessuto sociale e lo Stato intero.


organizzazione: Teatrincorso Spazio 14