Ricostruzione del corpo fra prassi medica e azione sociale
A margine dalla mostra “LaBoriosa morte: i disastri della guerra” si parlerà del ruolo determinante dell'Istituto ortopedico Rizzoli e dalla Casa di rieducazione professionale di Bologna durante la Grande Guerra
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A pochi mesi dall'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale si intravide subito quello che sarebbe stato il dramma finale per tutti i paesi coinvolti: un numero enorme di morti e, soprattutto, un numero spaventoso di feriti e invalidi.
A Bologna la gestione dei feriti fu presa in carico dall'Istituto ortopedico Rizzoli, a cui si aggiunse, per iniziativa di un gruppo di cittadini dell’alta borghesia, la Casa di rieducazione professionale per mutilati e invalidi di guerra, ospitata in un ex convento di suore posto nell’allora Foro Boario, oggi piazza Trento e Trieste.
L'attività e l'importanza di queste due strutture bolognesi sarà delineata da Mirtide Gavelli, responsabile della Biblioteca del Museo Civico del Risorgimento di Bologna e Patrizia Tomba che lavora presso le Biblioteche Scientifiche dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, dove coadiuva il personale medico nelle ricerche scientifiche e gestisce, divulga e valorizza il patrimonio storico-artistico delle Biblioteche stesse.
Ingresso libero
organizzazione: Fondazione museo storico del Trentino