Pierluigi Negriolli. Contaminazioni
Contaminazioni, oltre ad essere il titolo di questa personale, è anche l'aspetto che distingue la nuova produzione artistica di Pierluigi Negriolli.
Tale contaminazione "attacca" ed "intacca" il soggetto, la forma e il colore rendendo estremamente. interessante ed innovativo l'esito finale.
Soggetti classici, religiosi, storici ma soprattutto mitologici, da sempre tanto amati da questo artista, vengono "alterati" attraverso l'inserimento nello spazio pittorico di tubature metalliche, meccanismi ad ingranaggio e strutture prettamente industriali. Questo tipo di combinazione dà luogo ad immagini contraddittorie, ma proprio per questo motivo molto affascinanti e in grado di stimolare l'iter fantastico personale di chi osserva.
Ogni opera è da considerarsi un universo a sé stante, senza leggi inflessibili e dove qualsiasi evento è possibile. Qui, passato, presente e futuro, fantasia e realtà si incontrano e si fondono, dando vita ad immagini che inizialmente disorientano l'osservatore intento a comprendere quando e dove l'artista lo vuole portare, per poi intraprendere, nell'intimità della propria immaginazione, questo viaggio spazio-temporale.
Tempo della fantasia, tempo della magia, tempo della realtà permettono al viaggiatore di spaziare da una dimensione all'altra proiettandolo in situazioni differenti, come differenti sono i piani di lettura che l'artista ci invita a cogliere. Oltre a quello precedentemente descritto ne esiste un secondo: quello, più reale, che intende la "macchina" come elemento alienante della condizione umana e della nostra epoca.
"Macchina" checondiziona, costringe uomo e a sua esistennza, assumendone quasi il controllo.
In molte delle opere esposte le forme (cilindriche, tubolari, sferiche,...) e i colori (metallici) costituenti inizialmente la "macchina", pervadono la scena "intaccando" anche l'altro soggetto della composizione e fondendosi con esso.
In altre, invece, la contaminazione avviene solamente attraverso un unico colore: il rame, che acquista valenze diverse a seconda del ruolo che l'artista intende affidargli di volta in volta: in alcune opere lo utilizza per conferire ieraticità all'immagine (Trittico della Natività), in altre per inquinare ciò che prima era incontamiilato (Laghetto alpino, Odissea 3001, Gelso).
Lara Cannistrà
Pierluigi Negriolli nato nel 1950 a Levico Terme, risiede a Rovereto dove lavora come insegnante. Esordisce giovanissimo, a ventidue anni, con una mostra nella città natale. Ha in attivo la partecipazione a mostre personali in Italia e allestero (Germania, Messico, Paraguai, Stati Uniti); nel 2001 è presente alla rassegna internazionale Le Alpi nel fumetto inserita nel Filmfestival internazionale della montagna Città di Trento. Nel 2002/2003 partecipa a Bruxelles Marcinelle (Belgio) e a Berlino alla rassegna Storie di montagna; a Trento alla rassegna Arte trentina del 900). Nel 2004 partecipa alla 6a Biennale perginese di pittura Infanzia; sempre nel 2004 e nel 2005 collabora come illustratore con lEditrice Panorama. Vince il primo premio al concorso nazionale Il colore Trentino (Rovereto). Nel 2006 espone con una personale en plein air intitolata Radici, a Barco di Levico.