Philip Taaffe. Opere recenti

Mostra

Martedì 9 giugno 2009 alle 18.30 presso lo Studio d’arte Raffaelli di Trento s’inaugura la mostra personale dell’americano Philip Taaffe.

Venticinque lavori che saranno visibili al pubblico fino al 30 settembre 2009. Sarà pubblicato un catalogo per l’occasione con un testo critico di Alan Jones e un saggio di Peter Lamborn Wilson. Su carta e su tela i nuovi lavori in mostra di Philip Taaffe aggiungono un nuovo e stupefacente tassello alla produzione di questo artista formatosi negli anni Ottanta nella corrente del Neo Astrattismo americano. Leitmotiv di questo artista, a uno sguardo superficiale, può apparire la sua mera ripetizione di ornamenti e di decorazioni. Forme animali e vegetali che si ripetono incessantemente unite ad un uso elegante del collage non indicano scarsa attenzione ai soggetti. Le opere di Taaffe vanno viste una dopo le altre, nel loro insieme, perché la loro forza sta nella loro incessante e sempre diversa riproducibilità dei particolari di cui sono costituite. Egli opera a strati. Su fondi astratti che altro non sono che frammenti onirici da dove tutto pare prendere forma, egli adagia elementi di vita reale. Taaffe riesce a creare nello spettatore quindi una sorta di cortocircuito psicologico: una finestra aperta nell’inconscio di chi vi affaccia, facendo emergere in noi sogni, pensieri, paure nascoste. I nuovi lavori che presenterà in questa personale ribadiscono la presenza della stratificazione. Lo sfondo resta sempre territorio sui cui visivamente si distribuisce la psiche che questa volta si manifesta con colori accesi e psichedelici di forte impatto ipnotico. Sopra questo mare infinito, dove il tempo sembra non essere di casa, Philip Taaffe delega a rigide griglie dai toni metallici il compito di riportarci alla realtà. Geometrie perfette perché simmetriche e decise nei toni cromatici che contrastano decisamente con il vacuo sfondo. Il rigore di queste grigie griglie, a ben guardarle, è retaggio delle vetrate medievali a piombo: grosse bordature che contornano fantasmagorici e seducenti giochi cromatici sono citazioni dall’antico che l’artista americano riesce magistralmente a rendere contemporanee. Le opere di Philip Taaffe confermano le nette potenzialità dell’astrazione: non solo per il suo riuscire a essere sempre rispecchiamento della nostra realtà, ma soprattutto per riuscire a stabilire un’intimità emotiva con lo spettatore, grazie alla sua estrema interpretabilità.

Philip Taaffe è nato a Elizabeth, New Jersey nel 1955. Vive e lavora a New York City e a West Cornwall nel Connecticut.