Petronilla. Monocromi

Mostra

Transarte presenta la nuova mostra di PETRONILLA, MONOCROMI / MONOCHROME, sculture di / sculptures by NELLY BUHRLE ANWANDER

Mostra e catalogo a cura di Sergio Poggianella
Testi critico Gillo Dorfles
Coordinamento Editoriale e Comunicazione Micaela Sposito
Fotografie Giulio Malfer
Traduzioni James Gobbett
Allestimento Studio Alloro 3
Catalogo Nicolodi Editore

La Transarte, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, presenta la seconda mostra personale dell’artista austriaca Petronilla, al secolo Nelly Bührle Anwander, dal 10 febbraio al 15 aprile prossimi venturi (inaugurazione venerdì 10 febbraio alle 17.30, in Corso Bettini 64).

In mostra 25 sculture, realizzate con la tecnica che è cara all’artista (ovvero una particolare interpretazione del papier-maché) ed altrettanti disegni che illustrano il percorso creativo preparatorio alle sculture stesse. Ma, come anticipa il titolo della mostra, per questa nuova serie di sculture Petronilla si affida ad una scelta monocroma: «Con i Monocromi – spiega il curatore Sergio Poggianella – Petronilla si fa interprete della drammaticità della condizione umana, pur non rinunciando a quella sottile vena ironica e a quella fertile leggerezza dello stile che contraddistinguono la sua produzione».

Nel percorso espositivo il mito di “Europa gravida che cavalca Giove-Toro” declassato ad un giocattolo su quattro ruote; “I Magnifici Sette sotto Osservazione” sono uomini (re nudi) nello sguardo di una donna che solo all’apparenza sembra avere conquistato una propria autonomia di ruolo; uomini e donne dalle fattezze surreali e dalle pose impossibili si interrogano sul proprio destino, pochi fortunati a cavallo di animali fantastici ambiscono a mete ignote.

Una grande prova di maturità artistica per Petronilla, come sottolinea Gillo Dorfles nel contributo critico in catalogo: «Un’opera, in definitiva, che ci dice, ancora una volta, come l’arte possa essere al tempo stesso giocosa e drammatica, reale e surreale, provocatoria e sarcastica; e soprattutto come soltanto l’invenzione autentica e costante di forme e colori, materiali, possa far sì che il buono ed il cattivo gusto – dunque l’ “arte elitaria” ed il “kitsch” – possano convivere e proliferare con reciproco vantaggio».


organizzazione: Galleria Transarte