Partono i bastimenti
Partono i bastimenti
Mostra fotografica e documentaria sull'emigrazione italiana in America
Negli Stati Uniti vivono oggi 26 milioni di americani di origine italiana. La maggior parte discende da quei coraggiosi emigranti che dal 1880 al 1920, il periodo cosiddetto del grande esodo, attraversarono l'Oceano alla ricerca di un futuro migliore. Tra questi circa 8.000 discendono dalle famiglie partite dalle valli del Trentino.
Ancora di più furono quelli che salparono verso i porti dell'America del Sud e particolarmente verso l'Argentina, dove gli oriundi italiani sono più di 30 milioni ed i trentini circa 15.000.
La mostra Partono i bastimenti , sostenuta dalla Fondazione del Museo storico del Trentino ed ospitata nelle Gallerie di Piedicastello dal 18 dicembre 2010 al 27 febbraio 2011, si propone, attraverso una documentazione in gran parte inedita, di ripercorrere la storia dell'emigrazione italiana oltre Atlantico. Un percorso che va dalle prime drammatiche traversate a bordo delle carrette del mare degli ultimi decenni dell'800, fino ai nostri giorni che, soprattutto negli Stati Uniti, vedono i discendenti di quegli emigrati inseriti in posizioni di tutto rispetto nella società americana.
I drammatici addii, i severi e spesso mortificanti controlli a Ellis Island, il difficile inserimento, la vita nelle Little Italy,l le lotte contro le discriminazioni (Meucci, Sacco e Vanzetti), la grande crisi economica del '29, il fascismo e le due guerre mondiali, l'affermazione in tutti i campi della vita pubblica e privata americana, saranno raccontati con 70 grandi pannelli e numerose bacheche, attraverso foto, quadri, posters, documenti, giornali, spartiti musicali e inediti reperti, riuniti grazie alla collaborazione della National Italian American Foundation (Niaf), del Center for Migration Studies di New York e della direzione dell'Archivio di Ellis Island.
Oggetti curiosi come ad esempio alcuni rari puzzles che gli emigranti dovevano risolvere per dimostrare di essere sani di mente, ed essere quindi accolti negli Stati Uniti. E poi,valigie e bauli d'epoca, foto rare e inedite di Little Italy, artistici posters delle Compagnie di navigazione, raccolte di inediti spartiti di canzoni pubblicate a New York in italiano e in vari dialetti, e dedicate alla nostalgia, alle difficoltà della nuova vita, a grandi fatti di cronaca
Una parte della rassegna è invece dedicata all'emigrazione in Argentina e al tango, che di questa Nazione è diventato uno simboli principali. È cosa poco nota - e la mostra lo evidenzierà - che la maggior parte delle canzoni del tango sono di autori italiani: Raccontarono, in molte struggenti canzoni, passioni e delusioni, scene di vita vissuta nella Buenos Aires degli anni 20 del 900, ma anche la nostalgia per la Patria perduta.
Un focus riguarda anche la tragedia dell'11 settembre 2001 a New York: nel crollo delle due torri (un frammento delle quali, dono della Città di New York è in esposizione) perirono oltre 400 tra poliziotti e vigili del fuoco impegnati nell'opera di soccorso. Molti erano di origine italiana e vengono ricordati anche in questa rassegna sull'Epopea dei nostri emigrati in terra d'America.
La mostra è curata dal dott. Francesco Nicotra, direttore Niaf per l'Italia e studioso di Storia dell'emigrazione. L'organizzazione generale è dello Studio Mito Eventi di Trento con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige.
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino