Orsi, Halbherr e Gerola. L'archeologia italiana nel Mediterraneo

Mostra

Mostra temporanea dedicata ai tre celebri studiosi di origine roveretana

In occasione del centocinquantenario della nascita del celebre archeologo Paolo Orsi, il Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con l'Accademia Roveretana degli Agiati, promuove l'allestimento di un'esposizione temporanea dal titolo Orsi, Halbherr, Gerola. L'archeologia italiana nel Mediterraneo.

La mostra mira a far conoscere al più ampio pubblico la personalità e il significato dell'opera di tre insigni studiosi di origine roveretana, protagonisti della ricerca storico-archeologica a cavallo fra la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900, la cui fama travalicò i confini non soltanto regionali ma addirittura nazionali grazie all'importanza delle ricerche e delle scoperte compiute.
Ricercatori militanti, veri e propri pionieri nell'ambito dell'indagine sul campo, tutti e tre, sia pure in modo diverso l'uno dall'altro, furono spinti dal desiderio di conoscere verso terre lontane dalla madrepatria, alla ricerca delle testimonianze delle antiche civiltà del bacino mediterraneo.

Paolo Orsi, dopo un periodo di formazione presso il Museo Civico di Rovereto, nel 1889 partì alla volta della Sicilia prima e della Calabria poi, dove a seguito di fruttuosi scavi gettò le basi per la ricostruzione della storia delle popolazioni preromane di Sicilia e Magna Grecia.

Federico Halbherr, approdato nelle aspre terre di Creta nel 1884 fu artefice della scoperta dell'iscrizione di Gortyna, la "regina" delle epigrafi greche, e proseguì poi le sue indagine per decenni riportando alla luce gli impressionanti resti delle architetture palaziali di Festòs e Hagìa Triada.

Giuseppe Gerola, proprio su segnalazione di Halbherr, fu inviato nel 1900 a Creta dal Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia per documentare i monumenti e le altre testimonianze artistiche della Serenissima Repubblica nelle isole dell'Egeo, e più tardi, nel 1912, fu chiamato a Rodi per esplorare e documentare i monumenti medioevali del Dodecaneso.

Nell'ambito della mostra, coordinata da Franco Finotti e Barbara Maurina, e affidata a un comitato tecnico-scientifico altamente qualificato (oltre a Franco Finotti e Barbara Maurina, Alessandro Spiridione Curuni, Giovanni Di Stefano, Elena Lattanzi, Franco Nicolis, Maurizio Paoletti, Fabrizio Rasera ed Elena Sorge), sarà esposta una scelta significativa di reperti archeologici provenienti dai principali siti archeologici scoperti, studiati e documentati dai tre studiosi, concessi in prestito dalle Soprintendenze Archeologiche della Toscana e della Calabria e dal Museo Archeologico di Siracusa, oltre a una serie di documenti originali attinti dagli archivi dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, del Museo Civico di Rovereto, dell'Accademia Roveretana degli Agiati e dall'archivio privato della famiglia Gerola.

Il percorso espositivo si articolerà in diversi ambiti tematici lungo le dodici sale che compongono il pianterreno e il primo piano del settecentesco Palazzo Alberti, da poco restaurato, nella prestigiosa cornice del MART.

La mostra sarà visitabile dal 2 ottobre 2009 al 30 giugno 2010.


organizzazione: Museo Civico di Rovereto