Nuove Acquisizioni. La raccolta Talamoni

Mostra

A cura di Luciano Caramel

Saranno circa un centinaio le opere d’arte moderna del secondo ‘900, provenienti dalla raccolta Talamoni, esposte in estate nelle sale della collezione permanente del Mart.
Fortemente orientata alla pittura informale e astratta, la collezione vanta oltre 800 dipinti, tra le quali importanti opere di autori come Antoni Tàpies, Emilio Vedova e Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, oltre a un ricco nucleo di sculture di Fausto Melotti e alla presenza di grandi maestri internazionali come Joan Miró, Paul Klee, Wassilij Kandinsky, Andrè Masson e Graham Sutherland.

La mostra coincide con un deposito a lungo termine di parte della collezione di Domenico Talamoni. Uomo d’impresa e collezionista, Talamoni ha affidato al Mart un totale di 190 opere, con le quali il museo arricchisce alcune aree collezionistiche. La raccolta presenta forti punti di contatto con alcuni nuclei consolidati del patrimonio del Mart, e in particolare con le correnti che hanno rinnovato l’arte negli anni Cinquanta e Sessanta. Talamoni, dopo un iniziale interesse per il figurativo testimoniato in mostra da tele di Campigli, Sironi e de Chirico, si orientò verso la pittura astratta e informale, collezionando autori come Vedova, Burri, Fontana, Kandinsky, Klee, Matta e Sutherland.
Osservare l’evolversi del gusto del collezionista offre quindi uno sguardo privilegiato a 50 anni di storia dell’arte astratta attraverso i protagonisti dell’informale europeo.

Il consolidamento della collezione Talamoni è avvenuto proprio in conseguenza della scelta di seguire da vicino le correnti più innovative degli anni Sessanta. La maggior parte delle opere sono state raccolte, cercate, talvolta inseguite, più o meno negli stessi anni in cui venivano realizzate. Molte di esse sono entrate in collezione grazie alla conoscenza diretta degli artisti, incontrati e frequentati nei loro ateliers.
Talamoni conobbe ad esempio Fausto Melotti: fu immediatamente affascinato dalle sue opere, e oggi la collezione vanta ben trenta esemplari di sculture dell’artista roveretano, tutte accomunate da uno spirito vitale e giocoso che contraddistingue anche la raccolta nel suo complesso.

Le motivazioni profonde del progressivo passaggio all’informale, per Talamoni, vanno cercate nell’amore per la dimensione evocativa della pittura. In questo senso vanno inquadrate anche le presenze di molte tele di Zoran Music, ma anche di nomi di levatura internazionale, come Paul Klee, Wassilij Kandinsky e Joan Miró, presente con un nucleo di disegni provenienti dalla Galleria Maeght di Barcellona.
La collezione ha quindi anche un vero e proprio versante surrealista, completato da un
piccolo olio di Andrè Masson del 1948, da una tela di Sebastian Matta e da tre inportanti tele di Graham Sutherland (Composizione, 1962, Farm in a wood, 1974 e Hatching,1977).

La progressiva semplificazione del linguaggio artistico avvenuta nella ricerca italiana di fine anni Cinquanta è testimoniata da Giuseppe Capogrossi, presente in mostra con l’importante tela Superficie 255,del 1957, nella quale l’attenzione è tutta concentrata sulla struttura primaria delle forme, e da Piero Manzoni, che attraverso la monocromia del suo Achrome del 1960, segna un passo decisivo nel processo di azzeramento avviato in reazione alla pittura espressionista astratta, ma anticipa anche un nuovo interesse verso i materiali poveri.
La figurazione si riaffaccia nell’ultima sezione della collezione Talamoni, quella che fa riferimento alla cultura della Pop Art, e in particolare a quella italiana: dagli Half Dollar di Franco Angeli (1970) alla Persiana di Tano Festa (1985) fino ai Sassofoni e alle Chitarre su fondo rosso di Arman (1998-99), ma anche ai progetti di Christo per The Gates, Project for Central Park, New York City e Over the River, Project for the Arkansas River, Colorado

L’allestimento al Mart di questa selezione di opere rispetta il carattere estremamente personale della collezione Talamoni. Come chiariscono i contributi in catalogo di Gabriella Belli e Alessandra Tiddia, la mostra rispecchia fedelmente la passione e l’energia che Domenico Talamoni ha saputo infondere nella sua raccolta.


organizzazione: Mart