Il mare in catene
Pergine Spettacolo Aperto 2007
HAPPY HOUR A PSA
cocktail a teatro con grandi ospiti
Il mare in catene
coreografia Francesco Ventriglia
musica originale Emiliano Palmieri e Massimo Facchini (per UNIVERSO S.p.a)
con Francesco Ventriglia, Damiano Artale, Stefania Ballone, Chiara Borgia, Riccardo De Nigris, Marco Messina
attore Enzo Curcurù
drammaturgia Stefano Ricci, Gianni Forte
scene Paolo Calofiore
costumi Francesco Ventriglia
installazioni video Enrico Zaccheo
disegno luci Marco Filibeck
produzione Compagnia Eliopoli, La Biennale di Venezia
Mercoledì 18 luglio ore 21.15 Teatro Tenda di Pergine
Il mare in catene è la nuova creazione del ballerino del Teatro alla Scala di Milano, Francesco Ventriglia che sarà in scena in prima assoluta il 22 e 23 giugno nell'ambito del 5. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia e,successivamente il 18 luglio sarà presentato nel cartellone del Festival Pergine Spettacolo Aperto 2007. Francesco Ventriglia, ballerino affermato tra i pochi talenti scaligeri inclini alla coreografia, ha creato Il mare in catene, una riflessione sulla sfera erotica vissuta da corpi disabili. Ventriglia e la Compagnia Elaiopoli, seguendo una personale interpretazione del tema il corpo e l'eros, hanno realizzato uno spettacolo che non è un racconto danzato sul sesso, ma sul senso erotico che un corpo, perfetto o perfettamente difettoso, può avere. AI centro dell'azione in scena assieme ai ballerini, una sedia a rotelle. Il corpo si impone limitazioni che diventano stimoli per scoprire nuove risorse, come un cieco sviluppa gli altri sensi a sua disposizione, così il corpo potenzia istintivamente le forze "sane" cercando un equilibrio per compensare le sue mancanze. Ne nasce una coreografia dall'architettura nuova, con una fisicità "diversa", ma inaspettatamente armonica e lirica, in cui si esalta la sensualità del corpo mettendo a nudo la poesia e il dramma dei sentimenti.
L'idea parte da una riflessione. L'uomo, proteso verso il suo progetto di vita, studia un percorso che porti alla realizzazione degli obiettivi ai quali ha affidato la sua felicità. I mezzi in dotazione per raggiungere la meta sono: intelletto, cuore e un corpo-macchina perfettamente funzionante. Ma se improvvisamente il corpo-macchina subisce un guasto, una modifica del suo assetto, un rallentamento, è lecito credere di dover abbandonare la propria meta o forse sono solo i mezzi a disposizione e il percorso che devono cambiare? ...I danza tori in i scena, corpi integri, sono condotti su una strada coreografica esasperante che li porta ad una continua riorganizzazione fisica e a modificare la propria percezione dello spazio per poterlo dominare. Ma l'urgenza emotiva è data dalla ricerca dei corpi di un'espressione erotica appagante con la fisicità differente dell'handicap. E solo quando la potente energia fisica non basta a comunicare, si giustifica l'intervento della parola. Altri due elementi dominano la scena: acqua e terra, rispettivamente inizio e fine del ciclo di vita".
Francesco Ventriglia
organizzazione: Pergine Spettacolo Aperto