Il ballo del qua
Stagione di prosa di Rovereto 2011/2012
Compagnia Abbondanza/Bretoni
Il ballo del qua
un progetto di Antonella Bertoni
regia e coreografia di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con Tobia Abbondanza, Jacopo Bertoldini, Naima Fiumara, Matilde Laezza, Emily Manica, Federico Petrolli, Francesco Petrolli
I bambini sono dritti come steli e hanno occhi pieni di stupore.
Il progetto Compagnia Abbondanza/Bertoni i b a m b i n i non si pone come obiettivo principale la confezione di un prodotto e la sua presentazione in pubblico, ma individua piuttosto la sua vera natura e il suo sento più autentico nel percorso che si compie, nel processo della sua costruzione.
Dopo tre anni di lavoro con un gruppo di bambini, ci siamo spinti oltre, mossi dalle potenzialità che abbiamo trovato in loro e dal desiderio che unopera artistica possa parlare al mondo degli adulti attraverso corpi bambini.
Il mondo dellinfanzia ha molte cose da dirci, e lopportunità che il teatro rappresenta per parlare alla gente, può offrire a questi bambini loccasione per scoprire e far scoprire un senso diverso da assegnare al mondo. Parole e azioni che diventano una sorpresa per noi adulti, un po consegnati alla nostra rassegnazione, che li vediamo come i rappresentanti del futuro, giudicando la loro giovinezza in unetà di transito e per questo incapaci di accorgerci che la loro età contiene già ben scritta la potenza rivoluzionaria del futuro.
Questo è, per noi, un progetto prezioso, come i bambini chiamati a realizzarlo, ma è anche ambizioso, dotato di una nota trasgressiva di cui la cultura ha bisogno, e intimamente legato al territorio: il teatro è inseparabile dalla comunità, è un evento pubblico, un fondamento della comune vita civile.
Dei bambini ci piace lirresistibile attrazione per il gioco. È nel gioco e grazie ad esso che si può essere intensamente vivi, ridere, vergognarsi, ma osare (sempre!). Gioco è, per i bambini, il loro non saper stare fermi, è la preziosità, le bugie, la vita che scorre, lessere meravigliosamente inopportuni, sacri con la coscienza dellinnocenza priva di pregiudizi, è il loro salvarci dalla serietà della vita. Abbiamo lavorato per quadri, slegati da una storia, tenendoci stretta la meraviglia dello sforzo dei nostri interpreti nella concentrazione e nellazione.
Attratti dal sospetto di unaltra bellezza, attenti a non tradire, li abbiamo condotti lontano in un non-spazio e in un non-tempo, e loro ci hanno sempre riportato qui, ora. Lampante! Come dimenticarci che se non stiamo nel presente siamo perduti, disarmati. E quindi, ad ogni partenza, equipaggiati di resistenza etica, col fiato sospeso stavamo in ascolto, pronti a sbagliare di nuovo, con un senso di vuoto depositato ai nostri piedi, perché ogni equilibrio dura un momento, poi si disfa.
Vedendoli lavorare si è aperta una domanda sul mondo (a cui il teatro ti mette sempre di fronte) e abbiamo preso il volo, grazie a loro, noi, un po più salvi dalla serietà della vita. Qua sta il lavoro di questo piccolo gruppo di bambini, uno spaccato di umanità vera, più vera del vero.
A.B.
Biglietti:
Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20
organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità