I rifugi antiaerei di Riva del Garda e di Arco

Convegno

XII Settimana della Cultura

Presentazione del volume
"La lotta impari. Protezione antiaerea e rifugi pubblici e privati ad Arco e a Riva del Garda"

La guerra e i bombardamenti hanno coinvolto la popolazione civile e sono rimasti fissati nei luoghi e nella memoria. La settimana della cultura dà vita nelle tre comunità di Arco, Nago Torbole e Riva del Garda ad un programma di iniziative centrate sui rifugi antiaerei. L'inizio è venerdì 16 aprile alle ore 20.30 al Museo di Riva del Garda con la presentazione del volume «La lotta impari. Protezione antiaerea e rifugi pubblici e privati ad Arco e a Riva del Garda», a cura di Paola Maroni e Valentina Zanoni. La serata – cui partecipa il direttore del Museo storico in Trento Giuseppe Ferrandi – propone anche «Rifugiarsi nel cuore della città», videoinstallazione di Sara Maino, e letture, in collaborazione con l'associazione Riccardo Pinter. La proposta, poi replicata a Torbole e ad Arco con iniziative centrate sulle rispettive esperienze, è a ingresso libero.

Durante il secondo conflitto mondiale l'impiego dei bombardamenti aerei contro i civili causò il superamento delle tradizionali distinzioni tra combattenti e non combattenti, militari e cittadini, aprendo il campo ad una guerra totale. Da qui l'importanza della difesa passiva che comportò la costruzione dei rifugi privati e pubblici, forse l'unica misura capace di assicurare la protezione dei cittadini. Il libro «La lotta impari. Protezione antiaerea e rifugi pubblici e privati ad Arco e a Riva del Garda» è frutto di un'approfondita, inedita ricerca condotta negli archivi comunali di Arco e di Riva del Garda. Ricco di fotografie e documenti d'epoca, affronta anche il tema dell’oscuramento e delgli allarmi aerei, strumenti che contribuirono a segnare un nuovo volto delle città e una nuova scansione del tempo. L'oscuramento parziale fu disposto fin dal gennaio del 1940, l'oscuramento totale fu invece adottato durante gli allarmi e fu in genere garantito dalla sospensione della fornitura di energia elettrica.

Per Arco la poca documentazione disponibile ha spinto Valentina Zanoni a concentrarsi sul tema della protezione antiaerea, mentre per Riva del Garda Paola Maroni – in virtù della ricca documentazione rinvenuta – ha potuto dare più spazio ai rifugi e all'evoluzione della percezione del pericolo. La parte conclusiva del volume presenta le riproduzioni dei documenti originali sugli avvistamenti aerei dal novembre 1944 all'aprile 1945: annotati tutti i passaggi degli aerei nemici e i bombardamenti, compresi i dati su quantità di mezzi aerei, orari, località e danni.

Se il libro documenta la testimonianza degli archivi, la videoinstallazione presenta invece il vissuto di coloro che furono protagonisti del tempo, con video e audiointerviste realizzate in un anno di lavoro nelle due comunità.


organizzazione: Comuni di Arco e Riva del Garda, MAG Museo dell'Alto Garda - Dipartimento storico-archeologico, in collaborazione con l'associazione R. Pinter