Gustav Kuhn (direttore), Michela Sburlati (soprano), Hermine Haselböck (mezzosoprano)

Musica classica

Stagione Sinfonica 2007/2008

Gustav Kuhn direttore
Michela Sburlati soprano
Hermine Haselböck mezzosoprano
Michael Baba tenore
Li Xiaoliang basso
Coro dell’Accademia del Festival del Tirolo

Ludwig Van Beethoven
Missa Solemnis per soli, coro e orchestra op. 123

Gustav Kuhn Di origine salisburghese, Gustav Kuhn vanta, oltre a una formazione umanistico-scientifica (lauree in Filosofia e Psicopatologia), una preparazione musicale acquisita sotto la guida di Hans Swarowsky, Herbert von Karajan e Bruno Maderna. La sua carriera lo ha visto sul podio dei Berliner Philharmoniker, della Staatskapelle di Dresda, dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Israel Philharmonic, della London Philharmonic e della London Symphony Orchestra, della Filarmonica della Scala di Milano, dell’Orchestre National de France di Parigi, di quelle dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e della Radio NHK di Tokio nonché dei Wiener Philharmoniker. Acclamato interprete di Mozart e di Richard Strauss, egli ha al suo attivo un repertorio che spazia dal classicismo alla musica contemporanea attraverso sia il genere sinfonico, sia quello operistico. Nell’ambito di quest’ultimo, in particolare, Kuhn ha svolto un’intensa attività presso la Royal Opera House, Covent Garden di Londra, il Teatro alla Scala e le Staatsopern di Monaco di Baviera e di Vienna, affiancando al ruolo di direttore d’orchestra quello di regista lirico (trilogia Da Ponte/Mozart al festival di Macerata, Don Carlo/Don Carlos a Torino per il 250° anniversario del Teatro Regio, Parsifal e La bohème al San Carlo). Fra le sue ultime apparizioni si ricordano la prima italiana di Guntram di Richard Strauss a Catania (2005), una serie di concerti con la Cincinnati Symphony Orchestra, le rappresentazioni di Tristan und Isolde, dell’Anello del Nibelungo e di Parsifal al Festival del Tirolo (Erl), un concerto con June Anderson e l’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra, produzioni di Così fan tutte, della Clemenza di Tito e del Trovatore, Il castello del duca Barbablù (Béla Bartók), Il diario di uno scomparso (Leos Janácek) all’Opéra Bastille di Parigi nonché l’inaugurazione del festival Anima Mundi presso la Cattedrale di Pisa con la Creazione di Haydn. Autore del libro Aus Liebe zur Musik (Per amore della musica) pubblicato dalla casa editrice Henschel, Gustav Kuhn ha al suo attivo numerose registrazioni discografiche edite da Arte Nova, BMG, Capriccio, CBS, EMI, Koch/Schwann, Orfeo, Philips e Supraphon. Impegnato anche in veste di compositore (Sala 500, Missa Intergalactica), egli ha fondato l’Institut für Aleatorische Musik di Salisburgo, l’Accademia di Montegral e i Tiroler Festspiele di Erl. Dal 1987 è direttore artistico del Concorso “Neue Stimmen” della Fondazione Bertelsmann a Gütersloh e, dal 2003, dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Michela Sburlati si è diplomata in arpa ed in canto con il massimo dei voti e la lode ed ha proseguito quindi gli studi di canto perfezionandosi con Margaret Baker e Mietta Sighele. Ha debuttato ancora giovanissima nell’89 ne La Medium di Menotti a Roma; successivamente ha vinto il concorso Battistini debuttandovi nel ruolo di Mimì ne La Bohème, ed il concorso Madama Butterfly a Viareggio per voci pucciniane. Nel ‘91 è stata Suor Angelica in una fortunata edizione dell’opera omonima al Todifestival e nel ‘92 lo stesso Menotti l’ha scelta come interprete femminile de Il Duca d’Alba di Donizetti che ha inaugurato il festival americano di Charleston South Carolina (U.S.A.) ed il 35° Festival dei due mondi a Spoleto, produzione ripresa poi dal teatro Carlo Felice a Genova. Dal ‘94 ha iniziato un’intensa collaborazione con Gustav Kuhn che l’ha portata a debuttare nei ruoli di protagonista in Capriccio di R. Strauss al teatro Regio di Parma, in Manon Lescaut di Puccini al teatro del Giglio di Lucca, ne Il Re pastore di Mozart a Firenze, nel wagneriano Das Rheingold al teatro S. Carlo di Napoli ed al Tiroler festspiele Erl, festival di cui è ospite fissa da ormai cinque anni, avendovi debuttato nel Requiem di Verdi (cd B.M.G. Arte nova), nel ruolo di Rosalinde in Die Fledermaus di J. Strauss nell’estate 2002 e in fondamentali pagine del repertorio sinfonico tedesco (cd B.M.G. Arte Nova).
Dal 2001 ha iniziato un’intensa collaborazione con l’Arena di Verona che l’ha portata a cantare nelle maggiori capitali europee, a New York ed Hong Kong e ad inaugurare la stagione invernale 2002 al Teatro Filarmonico di Verona con una fortunata edizione de La Rondine di G. Puccini diretta da M. Arena e la stagione invernale 2004 con Le Donne Curiose di E. Wolf Ferrari. Era inoltre nel cast che ha aperto la stagione sinfonica 2002 a Palermo con la Missa solemnis di Beethoven. Ha inaugurato la stagione 2003 del teatro Regio di Parma al fianco di R. Raimondi nell’Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, diretta da B. Bartoletti e replicato la stagione successiva al Teatro dell’Opera di Roma. Ha inaugurato l’anno della cultura a Genova con un recital al teatro Carlo Felice accanto a Josè Carreras. Nel 2004 è stata inoltre Liù nella Turandot del Teatro Lirico di Cagliari e Mimì ne La Bohème al 42° Festival di Osaka in Giappone. È stata inoltre Medora nel verdiano Il Corsaro diretto da R. Palumbo al Teatro Regio di Parma ed Isabella nella prima esecuzione mondiale del Federico II di Tutino che ha aperto la stagine 2004-2005 del teatro Pergolesi di Jesi. Nel Gennaio 2005 è Donna Elvira in Don Giovanni al teatro Regio di Torino. Ha cantato a Pechino, in Giappone, in cui si reca regolarmente, in Sud America, in Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Svizzera ed è stata ospite di alcuni dei festivals internazionali più prestigiosi. Nel 2000 a Vienna, nell’ambito delle celebrazioni in onore di Pietro Metastasio, ha inciso due cd per la Fonè: il Giuseppe riconosciuto di P. Anfossi e La Passione di Cristo di Salieri.

Hermine Haselböck


organizzazione: Orchestra Haydn