Flamenco

Film di Carlos Saura in lingua spagnola

Forse il film più bello e intrigante per gli amanti di Tersicore del regista spagnolo Carlos Saura. Nella sua lunga carriera costellata da Orsi d’Oro a Berlino e da premi speciali della Giuria al Festival del Cinema di Cannes, Saura ha sempre avuto un occhio di riguardo per la danza: da Noces de sang (’81), a Carmen (’83), a Sevillanas (’92) fino a Flamenco del 1995, a Tango (’98) e all’ultimo Salomé (’02), i suoi film che hanno coinvolto grandi ballerini spagnoli hanno sempre raccontato la danza, le hanno regalato intensità attraverso la telecamera e l’occhio di un maestro che ha tentato di diventare ballerino di flamenco e che si è espresso, invece, al meglio filmandolo.

Spagna, 1996
Titolo originale: Flamenco
Genere: Musicale
Durata: 100'
Regia: Carlos Saura
Cast: Paco De Lucia, Manolo Sanlúcar, Joaquìn Cortés, Loley Manuel, Fernanda De Utrera
Saura convoca nella vecchia stazione ferroviaria di Siviglia, convertita in studio cinematografico, alcuni tra i più grandi artisti di flamenco. In un ambiente che si trasforma via via in cueva, in scuola di danza, sala da ballo o spazio metafisico, si esibiscono cantaores, musicisti e bailaores, in una serie di quadri che illustrano allo spettatore le diverse forme espressive della musica dei gitani andalusi. Flamenco di assoluta purezza, con la malinconia della soleá e i ritmi inarrestabili delle bulerias, con inflessioni latino-americane nella guajira e contaminazioni colte nella rumba conclusiva, su testo di Federico García Lorca. All'istintività dell'esibizione dal vivo si contappone la ricercatezza delle immagini di Vittorio Storaro, che fotografa gli artisti tra colori caldi e forti o tra nitidi contrasti tra luce e ombra. Il risultato è un film visivamente molto "cinematografico" nel suo intento documentaristico, emozionante per gli appassionati e illuminante per chiunque voglia inoltrarsi nell'universo culturale di affascinante complessità costituito dal flamenco