Festival Internazionale Wolfgang Amadeus Mozart 2010

Musica classica

Nel 700 Napoli era universalmente riconosciuta come la capitale dell'opera in Europa. I viaggi italiani di Mozart non potevano dunque non contemplare una tappa partenopea; grazie alla puntuale corrispondenza mozartiana abbiamo la possibilità di ricostruire piuttosto precisamente i dettagli del rapporto dei Mozart con la città, di ricollegare i commenti del giovane ma già acuto e critico Wolfgang sulla musica che ascoltava, di capire il contesto che ha nutrito l'esperienza musicale del giovane salisburghese.
Ma ‘Napoli’ per Mozart non significa solo il contatto in loco: i musicisti napoletani, soprattutto nella seconda metà del secolo, avevano ormai colonizzato l'Europa intera, e di ascendenza napoletana era in gran parte la musica che si ascoltava a Londra, a Vienna, a Monaco, a Madrid e finanche a San Pietroburgo. Per un musicista 'metabolizzatore' come Mozart, in grado di assorbire e rielaborare prodigiosamente ciò che i contesti in cui si trovava gli offrivano, la lezione napoletana intesa in senso più lato è stata sicuramente uno dei contributi fondamentali.
Negli ultimi anni inoltre la musicologia ha messo sempre più in evidenza come le radici di quello che chiamiamo comunemente 'lo stile classico' affondino in gran parte nell'elaborazione stilistica dei compositori d'opera napoletani dagli anni '20-'30 del Settecento in poi; dunque non il solo Mozart grazie ai suoi viaggi e contatti diretti, ma tutto il suo ambiente ha ricevuto impulsi decisivi da quella effervescente fucina di idee musicali che fu la Napoli settecentesca, in gran parte ancora assai poco conosciuta al grande pubblico. Il Festival 'ripescherà' dunque in parte repertorio inedito o di raro ascolto - ma vivace e di immediata comprensione - proposto con organici piccoli nelle splendide cornici dei palazzi nobiliari e delle chiese del territorio, tratto anche dalla produzione napoletana precedente e contemporanea a Mozart.
Un altro aspetto interessante è lo sviluppo artistico, letterario e musicale del topos della napoletanità, che si può ritrovare trasversalmente in diverse manifestazioni musicali e soprattutto teatrali; ricordiamo l'ambientazione napoletana di Così fan tutte, o il colore che si dava a composizioni di generi più domestici come le canzonette, oppure ad alcuni pezzi strumentali.
Tutto questo rende particolarmente interessante un confronto tra la produzione napoletana di musicisti come Domenico Scarlatti, Jommelli, Paisiello, Traetta, De Majo, Anfossi, e quella di Mozart e dei classici viennesi; una sintesi delle due 'scuole' tutta particolare sarà più tardi rappresentata da Gioachino Rossini: operista 'napoletano' d'adozione e d'eccellenza, ma chiamato 'il tedeschino' dai propri contemporanei per l'evidente impronta derivatagli proprio dallo studio di Mozart e dei classici d'oltralpe.
La tradizione musicale napoletana non ha perso nel tempo la capacità di stimolare la creatività musicale e teatrale: pensiamo soltanto a esperienze come quelle della Nuova Compagnia di canto popolare, al teatro di De Simone, ai Bennato; la 'napoletanità' è un concetto parlante anche per molti musicisti non italiani; ritmi e danze legate al mondo dell'antico Regno di Napoli affascinano e attirano ancor oggi un pubblico molto eterogeneo, e si dimostrano ricchi di vitalità. Il tema 'Napoli' appare perciò capace di sollecitare il rapporto tra tradizione, presente e futuro che da alcuni anni rappresenta una delle linee portanti del progetto artistico del Festival, come pure di riproporre la forza della cultura musicale come potente collante tra la tradizione mediterranea e l'area centroeuropea, tra le quali Rovereto e il Trentino si collocano come porta di passaggio naturalmente privilegiata.
Il direttore artistico
Angela Romagnoli

In Anteprima:
6 agosto
Madonna di Campiglio, PalaCampiglio, ore 21.15
In viaggio con Mozart. Musiche di Mozart e della tradizione napoletana e Klezmer
Volks Populi
Lorenzo Brufatto, violino;
Emanuele Giarrusso, clarinetti;
Giordano Calvi, tromba;
David Albrici, trombone;
Monica Serafini, pianoforte;
Maurizio Corda, chitarra;
Claudio Cosi, basso acustico;
Antonio Magnatta, percussioni

21 agosto
Rovereto, Sala Filarmonica, ore 20.45
"Un'opera ben scritta che mi piace veramente"
Bozen Baroque Orchestra
Claudio Astronio, direttore
Marina Bartoli, soprano

22 agosto
Rovereto, Aula Magna della Facoltà di Scienze Cognitive (Corso Bettini 84), ore 20.15
"All'Impero d' Amore".
Cantate napoletane dell'età barocca
Pino de Vittorio, voce
Alessandro Ciccolini, violino;
Rebeca Ferri, violoncello;
Patriza Varone, clavicembalo
Presentazione di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli

23 agosto
Villa Lagarina, Casa Madernini, ore 18
'Na tazza 'e cafè: Storia ristretta della canzone napoletana

con Paolo Tricoli e Salvatore Benvenuto

23 agosto
Villa Lagarina, Casa Madernini, ore 20.45
Mozart e Pulcinella
Dietmar Kreš, chitarra

24 agosto
Ala, Palazzo de Pizzini, ore 20.45
Classicismi: dal Mediterraneo al Danubio
L'Astrée - Gruppo cameristico dell'Academia Montis Regalis
Francesco D'Orazio, violino;
Marco Ceccato, violoncello;
Giorgio Tabacco, fortepiano

25 agosto
Rovereto, Terrazze del Mart, ore 21
Il resto di niente, film (2004)
regia di Antonietta de Lillo
presentazione di Maurizio Cau
in collaborazione con il Nuovo Cineforum di Rovereto

26 agosto
Rovereto, piazza Malfatti, ore 18.30
Musica in piazza con Volks Populi
Emanuele Giarrusso, clarinetti;
Giordano Calvi, tromba;
Hilary Arici, trombone;
Monica Serafini, pianoforte;
Claudio Cosi, basso acustico;
Maurizio Corda, chitarra ;
Antonio Magnatta, percussioni.

26 agosto
Rovereto, Sala Filarmonica, ore 20.45
Il trionfo dei castrati, o La scuola di Porpora
Divertimento per musica in tre scenette di Carlo Vitali
Regia di Lello Giulivo
Musiche di Nicola Antonio Porpora, Antonio Vivaldi, Johann Adolf Hasse, Georg Friedrich Händel

27 agosto
Rovereto, piazza Loreto, ore 18.00
Musica in piazza con Volks Populi
in collaborazione con ManifestaGiovane

27 agosto
Rovereto, Chiesa di San Marco, ore 20.45
«Una musica grandiosa».
Inediti del Settecento napoletano
Coro ed ensemble della Facoltà di Musicologia di Cremona
Noemi Ancona, Chiara Colm, Eva-Maria Koller, Silvia Lombardi*, soprani
Margherita Bellini*, Marjola Kraska, Livia Krisch, Laura Mazzagufo, Roberta Ocozia, contralti
Loris Braga, Yasuharu Fukushima*, Simone Milesi, tenori
Guglielmo Buonsanti*, Riccardo Rocca, Alessandro Valcarenghi, bassi
* parti solistiche
Andrea Testa, Lena Yokoyama, violini
Benedetta Zucconi, viola
Nicola Segatta, violoncello
Enrico Bissolo, organo
Francesco Tomasi, tiorba
Ingrid Pustijanac, direttore

28 agosto
Rovereto
Ritmi e suoni di Madre Terra
Laboratorio di percussioni con Pepè Fiore
per ragazzi, giovani e adulti dai 7 anni in su

28 agosto
Villa Lagarina, Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, ore 19
Mozart e gli organisti napoletani
Silva Manfrè, organo

28 agosto
Rovereto, Sala Filarmonica, ore 20.45
Capricci ritmici. Musica per percussioni tra scrittura e improvvisazione
Evelyn Glennie, percussioni

29 agosto
Mattarello, Villa dell'Acquaviva, ore 18
Quattro archi in villa
Quartetto Škampa
Helena Jiríkovská e Daniela Soucková, violini
Radim Sedmidubský, viola
LukᚠPolák, violoncello


organizzazione: Festival Internazionale W.A. Mozart a Rovereto