Federico Halbherr e l'iscrizione Gortyna
Il Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura e il Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni Archeologici, l'Accademia Roveretana degli Agiati, l'Associazione Italiana di Cultura Classica - delegazione di Trento e l'IPRASE, organizza per il 28 gennaio 2005 un seminario di studi dal titolo: Federico Halbherr e l'iscrizione di Gortyna: l'attualità del passato a 120 anni dalla scoperta
L'iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza e soprattutto al mondo della scuola, mira a promuovere, attraverso contributi di altissimo livello scientifico, la conoscenza della figura del grande archeologo roveretano e a recuperare il senso della sua ricerca nell'isola di Creta, attraverso la divulgazione dei risultati dei più recenti studi sull'epigrafe di Gortyna. Si tratta della più antica iscrizione di una legge trovata in area europea. Fu rinvenuta da Halbherr nel 1884 nell'antica città cretese di Gortyna. Il documento, costituito da 12 lastre in pietra calcarea, risale al V secolo a.C. e riporta un codice di leggi comprendente norme di diritto familiare, con riferimento ai diritti degli uomini e delle donne, dei loro beni, dei figli.
Al seminario parteciperanno alcuni tra i più importanti studiosi delle antichità cretesi e della Grande Iscrizione. Antonino Di Vita, ex direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, istituzione fondata dallo stesso Halbherr, parlerà dell'importante scoperta e delle più recenti ricerche dell'Istituzione Italiana, Emanuele Greco, attuale direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, farà il punto sullo stato degli interventi a Gortyna, Alberto Maffi ed Eva Cantarella, docenti di Diritto greco presso l'Università di Milano, parleranno rispettivamente dello stato degli studi sulla grande Iscrizione e della condizione femminile nell'antichità alla luce del documento epigrafico.
Al termine del seminario verrà proiettato il documentario realizzato da Carlo Pacher, dal titolo "Creta fra mito e storia. Halbherr e la scoperta della civiltà minoica". La proiezione sarà accompagnata da un intervento di Franco Nicolis, archeologo della Soprintendenza Archeologica della Provincia Autonoma di Trento, sul significato delle ricerche archeologiche di Federico Halbherr a Creta.
Programma:
ore 9.00 - 12.00
Saluto delle autorità
Interventi di:
Antonino Di Vita, Le vicende della Grande Iscrizione di Gortyna alla luce della più recente indagine archeologica
Alberto Maffi, Stato degli studi sulla grande iscrizione
ore 15.00 - 19.00
Eva Cantarella, Riflessioni sulla condizione femminile alla luce della Grande Epigarfe
Emanuele Greco, I programmi di scavo a Gortyna della Scuola Archeologica Italaina di Atene
Franco Nicolis, Nell'isola del mito. Federico Halbherr a Creta
Seguirà gli interventi la proiezione del documentario "Creta fra mito e storia. Halbherr e la scoperta della civiltà minoica" di Carlo Pacher.
FEDERICO HALBHERR
Socio della società del Museo Civico fin da 1878, nel 1891 Halbherr fu nominato conservatore perpetuo di archeologia e numismatica presso l'istituzione cittadina. Nonostante la lunga assenza dalla terra natale e i successi delle spedizioni archeologiche nel Mediterraneo, infatti, lo studioso non dimenticò mai Rovereto, la sua casa di via Mercerie e il piccolo Museo Civico, al quale in una lettera al fratello si riferiva come al "nostro museo" (Atti MCR prot. N 251/1878), e di cui arricchì le collezioni donando reperti naturalistici e archeologici, alcuni dei quali raccolti proprio durante i viaggi a Creta.
Figura di primo piano dell'archeologia italiana a cavallo fra il XIX e il XX secolo insieme al conterraneo e amico Paolo Orsi, Federico Halbherr iniziò nel 1884 le ricerche archeologiche nell'isola di Creta, fulcro della splendida civiltà minoico-micenea, che a partire dalla metà del terzo millennio a.C. si sviluppò nel Mediterraneo orientale.
Allo studio dell'antichità in questa terra così lontana dal Trentino, a volte aspra e inospitale ma profondamente amata e rispettata, Halbherr avrebbe dedicato gran parte della sua vita. La popolazione cretese lo contraccambiò con stima e riconoscenza, e ancora oggi fa un certo effetto vedere le strade di Iraklion dedicate al nostro concittadino.
Dopo la sensazionale scoperta della Grande Iscrizione, che lo consacrò alla fama internazionale, Halbherr fu autore di altri importanti ritrovamenti, fra cui quelli dei siti archeologici di Festos e Hagia Triada, dove nel 2002 la Provincia Autonoma di Trento ha voluto ricordare il centenario della scoperta con una targa recante la protome bronzea dell'archeologo roveretano, copia dell'originale di Alcide Ticò.
organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Museo Civico di Rovereto - in collaborazione con PAT Soprintendenza per i Beni Archeologici, Accademia Roveretana degli Agiati, Associazione Italiana di Cultura Classica delegazione di Trento e IPRASE