Eschilo - Pasolini - Gassman
Eschilo - Pasolini - Gassman
L'Orestiade di Siracusa 50 anni dopo
Levento, promosso dal Comune di Rovereto - Biblioteca civica G. Tartarotti in collaborazione con l'Accademia Roveretana degli Agiati e l'Università degli Studi di Trento - Facoltà di Lettere - Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Filologici, rientra nellambito delle iniziative del Seminario permanente Mario Untersteiner.
A cinquantanni dalla storica rappresentazione, e nel decennale della morte di Vittorio Gassman, la città di Rovereto dedica uniniziativa al ricordo di una pagina straordinaria nella storia della cultura e del teatro italiano: la messa in scena, nel 1960, al Teatro greco di Siracusa, dellOrestiade di Eschilo, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. Ne discuteranno studiosi e uomini di teatro, mentre verranno presentate rarissime riprese filmate dello spettacolo.
La traduzione dellOrestiade fu commissionata a Pasolini direttamente da Vittorio Gassman per il suo Teatro popolare italiano. Gassman stesso ne fu il protagonista, interpretando sia il ruolo di Agamennone sia quello di Oreste, condividendo la regia con il suo fidatissimo amico e collaboratore Luciano Lucignani. Fu una rappresentazione memorabile e discussa, unOrestea barbarica, che si ispirava alle immagini e ai ritmi della civiltà africana, con grandi mascheroni tribali piantati in mezzo alla scena, segnacoli di una Grecia primitiva. Traducendo il testo per la compagnia di Gassman, Pasolini scoprí nellOrestea un affresco sullevoluzione della società umana. Allinizio domina un mondo tribale: Oreste, per vendicare il padre Agamennone, uccide la madre Clitennestra e viene perciò perseguitato dalle Erinni materne, divinità terribili e notturne. Ma poi il mondo primitivo della vendetta di sangue svanisce e cede il passo alla civiltà politica, alla giustizia cittadina rappresentata sulla scena dal tribunale ateniese dellAeropago: larcaico e lirrazionale vengono relegati nel regno delle favole, le spaventose Erinni si trasformano nelle Eumenidi, le benevole. Pasolini seppe tuttavia andare oltre certi schemi interpretativi troppo angusti seguendo una linea interpretativa molto personale che enfatizzava anche limportanza del dato irrazionale in se stesso: «Lirrazionale, rappresentato dalle Erinni, non deve essere rimosso (ché poi sarebbe impossibile), ma semplicemente arginato e domi nato dalla ragione, passione producente e fertile [...]. Lincertezza esistenziale della società primitiva permane come categoria dellangoscia esistenziale o della fantasia nella società evoluta». Cosí Pasolini scrive nel 1960 nella sua Nota del traduttore: negli anni seguenti, quando tornerà sul tema dellOrestea, con opere teatrali come Pilade o con progetti incompiuti come quello testimoniato dal filmdocumentario Appunti per unOrestea africana, laccento sarà sempre piú posto sullimpossibilità di conciliare ragione e irrazionale.
Per rievocare la rappresentazione del 1960 saranno a Rovereto, tra gli altri, Fernando Balestra, sovrintendente dellIstituto nazionale del dramma antico (INDA) di Siracusa, listituzione che organizzò nel 1960 la rappresentazione dellOrestiade; Massimo Fusillo, docente di Letterature comparate allUniversità dellAquila e tra i massimi esperti delle riscritture pasoliniane della letteratura antica (come testimonia tra laltro il fondamentale volume La Grecia secondo Pasolini, Carocci 2008); Margherita Rubino, docente di Drammaturgia del mondo antico presso lUniversità degli studi di Genova, e co-autrice tra laltro del film documentario Gassman, Pasolini e i filologi. Barbara Bouley Franchitti , direttrice della compagnia teatrale parigina Un excursus e responsabile del progetto internazionale Oresties Démocraties Itinérantes, finanziato dalla Regione Ile-de-France: Bouley porterà a Rovereto il suo film-documentario E ora comincia la quarta parte della trilogia, presentato nel 2008 al Festival di Avignone, che ricostruisce il complesso rapporto di Pasolini con il testo di Eschilo. Allinizio del pomeriggio saranno presentati rarissimi filmati darchivio, tratti dal film-documentario Gassman, Pasolini e i filologi di Monica Centanni e Margherita Rubino, contenenti fra laltro le uniche riprese filmate dello spettacolo del 1960.
Levento, promosso dal Comune e dalla Biblioteca Civica Tartarotti di Rovereto in collaborazione con la Facoltà di Lettere dellUniversità di Trento, rientra nellambito delle iniziative del Seminario permanente Mario Untersteiner. Anche Untersteiner, grande studioso roveretano, la cui biblioteca privata e il cui archivio inedito sono stati donati dalla famiglia alla città di Rovereto, fu infatti coinvolto nellevento siracusano. Non solo perché Pasolini si servì, per il suo lavoro, delledizione di Eschilo curata da Untersteiner ma anche perché lo stesso Untersteiner pronunciò nel 1960 a Siracusa, in concomitanza con la rappresentazione dellOrestiade, una memorabile prolusione su Eschilo. Il rapporto fra Rovereto e Siracusa è, daltra parte, comè noto, strettissimo: tutti conoscono limportanza fondamentale dellattività del roveretano Paolo Orsi negli scavi e nelle ricerche archeologiche sullantica Siracusa, anche se molti ignorano il suo ruolo nella nascita dello stesso Istituto nazionale del dramma antico, che si avvia a festeggiare il suo centenario. E proprio al ruolo giocato dagli antichisti roveretani, da Orsi a Untersteiner, nelle vicende dellInda sarà dedicata una relazione di Laura Piazza, studiosa dellUniversità di Catania.
Programma
14.30 Saluti delle autorità
Presidenza: Margherita Rubino
14.45 Proiezione di rari filmati d'archivio tratti dal film documentario Gassman, Pasolini e i filologi di Monica Centanni e Margherita Rubino
15.00 Fernando Balestra
L'Orestiade del 1960: storia di una messinscena
16.00 Laura Piazza
Da Orsi a Untersteiner: i grecisti roveretani e l'INDA
Pausa
17.00 Massimo Fusillo
Eschilo secondo Pasolini
18.00 Proiezione del film-documentario di Barbara Bouley Franchitti E adesso comincia la quarta parte della trilogia