Dall'India alle Alpi: nuove umane transumanze | Narciso. Dietro i cannoni, davanti ai muli

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DIALOGO E FILM

Dall'India alle Alpi: nuove umane transumanze
Lia Giovanazzi Beltrami, Annibale Salsa

Quando in un contesto si intrecciano varie culture, coabitare non basta: è cruciale condividere, ricercare obiettivi comuni per costruire insieme una società in cui ognuno possa realizzarsi nel rispetto delle differenze. E questo può essere particolarmente difficile in luoghi apparentemente isolati e con poche contaminazioni come i paesi di montagna. La narrazione fornisce strumenti per decifrare la complessità e per educare all’ascolto e al dialogo.

a seguire
Narciso. Dietro i cannoni, davanti ai muli
Narciso Dal Casòn, 84 anni, è vissuto tutta la vita in un piccolo paese di montagna in Trentino. Ritrova dopo vent'anni di silenzio il figlio che torna dall'India con la giovane sposa musulmana Aruna e il piccolo figlio Samir. Il film, vincitore di numerosi premi, racconta una storia di diffidenza e reticenza che si trasformano in amore e accoglienza da parte di tutta la comunità.
Regia di Marcello Baldi e Dario Baldi
La storia, ambientata nei nostri giorni, è quella di Narciso, detto “Ciso”, uomo di montagna che, dopo la morte della moglie, ha allevato da solo l’unico figlio. Ma il rapporto gli è sfuggito di mano e il figlio è sparito dalla sua vita. Dopo 20 anni di silenzio questi ritorna assieme ad una compagna, musulmana, ed un figlioletto. La giovane donna, venendo a contatto con la civiltà contadina della montagna, diventa una sorta di detonatore che fa esplodere contrasti, ma anche accettazione e reciproco rispetto. “L’idea del progetto – racconta Marcello Baldi – è nata dal desiderio di fare un atto d’amore alla mia terra. Ciso è un film che parla delle mie montagne, della natura, di una vita semplice, di incontri e relazioni. La storia contiene anche, come tema importante, la conciliazione tra fedi diverse. Il protagonista ha la mia stessa età, 84 anni, è un uomo di montagna, un malghese, che cerca di vivere in pienezza il proprio tempo, è un uomo che accetta, talvolta subisce, l’oggi, ma ha le proprie radici nel passato, di cui cerca di farsi tramite. Cerca di essere un ponte tra la cultura, le emozioni, i pensieri del passato e le persone di oggi”. Il cast del film è di assoluto rilievo. Nei panni di Ciso c'è Roberto Herlitzka, grande attore teatrale e cinematografico (interprete di Aldo Moro in Buongiorno notte di Bellocchio), il figlio Tommaso è interpretato dal giovane Alessandro di Natali, mentre nel ruolo della sua compagna c'è l’attrice indiana Amina Syed, recentemente protagonista femminile in Cento chiodi di Olmi. Accanto a loro e ad altri cinque attori professionisti, c'è una massiccia partecipazione della popolazione locale, a partire dal bambino di origini indiane che ora vive a Trento con la famiglia che interpreta il ruolo del piccolo nipote di Ciso. E poi ci sono attori delle filodrammatiche amatoriali e l’intera comunità per alcune scene corali.
Il film, ambientato nei paesi e sulle montagne del Lagorai è prodotto in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e patrocinato dai Comuni trentini di Carzano, Telve, Telve di Sopra, Torcegno

In collaborazione con Federazione Trentina della Cooperazione


organizzazione: Con.Solida