Così fan tutti
Giovedì al Supercinema
Francia, 2004
Titolo originale: Comme une image
Genere: Drammatico
Durata: 110'
Regia: Agnès Jaoui
Cast: Marilou Berry, Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui, Keine Bouhiza, Virginie Desarnauts, Laurent Grévill
Lolita Cassard è una ragazza di vent'anni, molto lontana dall'immagine che solitamente si associa al suo nome. Soprattutto è molto diversa dalla sua giovane e bella matrigna. Etienne Cassard invece è un uomo che non bada neanche a se stesso. Pierre Miller è uno scrittore che ha perso la speranza di avere successo. Sylvia Miller, una professoressa di canto, non crede né in suo marito, né nel suo talento, né in quello della sua allieva, Lolita, finché un giorno scopre che è la figlia del suo autore preferito, Etienne Cassard.
Torna Agnès Jaoui dopo il buon successo del "Gusto degli altri", e lo fa raccogliendo il premio per la miglior sceneggiatura a Cannes 2004. Premio decisamente eccessivo, perché se questo "Comme une image" è certamente un buon film, è proprio in fase di sceneggiatura che si notano i problemi maggiori.
Lolita Cassard è una venticinquenne aspirante cantante lirica con una bassissima opinione di se stessa, innamorata di un ragazzo che la ignora e con un padre che non si cura di lei. Il padre è un famoso scrittore, sposato con una donna molto più giovane e con la mente interamente concentrata sulla sua carriera. Sua figlia, per lui è come se non esistesse... Almeno fino a quando non incontra la sua insegnante di canto, che è sposata con un giovane scrittore di successo, al quale il padre di Lolita offre subito di entrare in società con lui...
E' insomma la storia di due scrittori e delle loro famiglie, di chi sta loro intorno. Dei loro dubbi e dei loro problemi, delle loro insicurezze e dei loro difetti. Una situazione sulla carta piuttosto simile proprio al "Gusto degli altri", di cui questa nuova opera conserva anche la coralità ed il ritmo blando, anche se non riesce ad eguagliarne il cinismo. E se là i personaggi sapevano riempirci il cuore con il loro realismo, qui ci appaiono come degli stereotipi, a tratti persino come delle macchiette. In loro aiuto accorrono degli ottimi dialoghi, in alcuni momenti assolutamente geniali. E per un film come questo, basato esclusivamente sulla parola - nella più pura tradizione del cinema francese - questo è il più grande pregio possibile. A non farci curare troppo del paio di buchi che ci sono nello sviluppo della trama ci pensa anche l'ottimo gruppo di attori, nel quale spicca un bravissimo Jean-Pierre Bacri e sfigura invece una Jaoui che sembra sempre voler strafare.
A conti fatti, "Così fan tutti" (pessimo titolo italiano) è un film intelligente ma un po' compiaciuto, che sembra voler ironizzare sulla carriera dei due autori ma allo stesso tempo mette in risalto quelli che potrebbero essere i loro limiti. Sarò adorato da chi ha amato la loro pellicola precedente, ed è molto facile ne ripeta il successo. Anzi, sulla scia delle "Invasioni barbariche" - film bello ma decisamente più spocchioso di questo - è probabile vada ancora meglio.
da www.cinefile.biz