Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino

Teatro

Stagione Teatrale di Rovereto 2010/2011

Mind & Art
Chi ha paura muore ogni giorno
I miei anni con Falcone e Borsellino
tratto dall’omonimo libro edito da Mondadori
testi di Giuseppe Ayala
con il contributo di Ennio Speranza
con Giuseppe Ayala e Angela Tuccia
musiche Roberto Colavalle & Matteo Cremolini
luci Pietro Sperduti
proiezioni Alessia Sambrini
collaborazione al progetto Massimo Natale
regia Gabriele Guidi

Dopo quasi vent’anni dal drammatico 1992 – che ha visto la tragica scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – Giuseppe Ayala ha deciso di raccontare la sua verità mettendosi alla prova con un nuovo mezzo comunicativo: il teatro. La storia di quegli anni e la straordinaria esperienza vissuta al fianco di Falcone e Borsellino (con i quali condivise la vita professionale quotidiana, ma soprattutto una profonda amicizia), danno vita ad un incontro-spettacolo che pone l’attenzione sulla Sicilia, su Cosa Nostra, sulla politica e la giustizia italiana di allora… come oggi. È una storia di vittorie enormi, di alcuni fallimenti, di molte speranze deluse e tanti luoghi comuni, primo fra i quali che “le stragi fermarono il pool anti-mafia”. “Il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra; noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni, dello Stato! È venuto il momento di chiarirlo”.
Giuseppe Ayala

In scena un grande albero di Magnolia, simbolo palermitano della lotta alla mafia. Coadiuvato da musiche originali e dalla proiezione di filmati storici, grazie al contributo di Rai Tre, lo spettacolo è idealmente diviso in tre sezioni: la prima, dedicata ai giudici Falcone e Borsellino e al loro rapporto con Ayala. Per anni condivisero momenti difficili, drammatici ma entusiasmanti allo stesso tempo; un legame cementato dal trascorrere del tempo lavorando fianco a fianco ma anche dai viaggi e dalle serate trascorse assieme... fino alla loro tragica scomparsa. Nella seconda parte “rivive” in parte lo storico maxiprocesso del quale Ayala fu pubblico ministero. Considerata la prima, grande reazione dello Stato a Cosa Nostra, si svolse in un aula bunker costruita appositamente. Il processo terminò dopo quasi due anni, il 16 dicembre 1987. Per leggere interamente la sentenza servì più di un’ora: 2.665 anni di condanne al carcere vennero divisi fra i 360 colpevoli, senza includere gli ergastoli comminati ai 19 boss principali.
Durante l’ultima sezione dello spettacolo, il pubblico diventa protagonista. Ayala scende in platea: risponde alle domande, tutte; senza vincoli o argomenti tabù; osserva gli spettatori, il loro stato d’animo, le reazioni, sedendosi in mezzo a loro, come uno di loro. Del resto, a chi gli ha domandato per anni se si fosse mai sentito un eroe, ha sempre risposto: “Sono solo una persona, come tutti gli altri”.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti:
• Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
• Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità