Cappella della Pietà de' Turchini

Società Filarmonica Trento Stagione 2008

Cappella della Pietà de' Turchini
Maria Ercolano, soprano
Giuseppe De Vittorio, tenore
Antonio Florio, direttore

"Angeli e Demoni"
M.A. Fagioli Tarantella a due voci e archi da "La Cilla"
L. Vinci Sinfonia dall'opera "Partenope"
G. Paisiello Duetto di Pulcinella e Carmosina dall'opera "Pulcinella vendicato"
D. Scarlatti Sinfonia in Do magg.
M.A Fagioli Cantata in lingua napoletana "Sto Paglietta presuntuso"
N. Fiorenza Sonata in do min. a 4 violini e archi .
N. Piccinni Aria di Didone: "Son regina e son Amante" dall'opera "Didone"
L. Vinci Sinfonia per archi
G. Petrini "Graziella e Nello" Intermezzo

Fondata nel 1987 da Antonio Florio, la Cappella della Pietà de' Turchini è costituita da strumentisti e cantanti specializzati nell'esecuzione del repertorio musicale napoletano del Sei e Settecento e nella riscoperta di compositori rari. L'originalità dei programmi e il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno della Cappella una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea. L'ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei da Cremona a Versailles, Nancy, Madrid, Tel Aviv, Barcellona, Parigi.
Particolarmente intensa è l'attività discografica con oltre venti incisioni per Symphonia e Opus 111-Naive di Parigi che hanno meritato riconoscimenti di Le Monde, della Fondazione Cini di Venezia, il premio "Abbiati" dell'Associazione Nazionale Critici Musicali, il Diapason d'Or.

Antonio Florio, nato a Bari, si è diplomato in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. Musicologo e direttore d'orchestra, è titolare della cattedra di Musica da camera al Conservatorio di Napoli.
Dopo Giardino Armonico ed Europa Galante, la Filarmonica riesce a portare a Trento il più prestigioso e raffinato ensemble barocco; il concerto è segno anche della illuminata collaborazione progettuale offerta dal CIDIM.