Beckett's lies
Materiale non Conforme
Associazione Culturale Ornitorinco
Beckett's lies
testo e regia di Monica Bonomi
con gli attori dell'Ornitorinco
scene e costumi di Katia Vitali
«Si rimanda il momento dell'azione per paura di passare all'azione troppo presto e così il giorno passa e va, nella più completa inazione». Da queste parole di Samuel Beckett prende spunto lo spettacolo che ha come fuoco centrale i personaggi del grande autore irlandese, rivissuti e reinventati dal testo, dalla regia e dai suoi interpreti.
Al centro una Winnie non affossata nella terra, ma seduta su una panchina affacciata a un mondo metafisico al di là del tempo e dello spazio, dentro il concerto del vento costante che spopola il mondo come una bomba atomica.
Lontano un circo, lo stesso circo che è rappresentato dentro alla sporta di Winnie. Tra le sue parole, tra i riti e le metafore di tanti personaggi che ne articolano le sue emozioni, i suoi ricordi. Primi fra tutti i signori Shower o Cooker che sono testimoni della vita di Winnie attraverso un buco posto alle spalle di Willie, il marito.
Ma chi sono i Signori Shower, da dove arrivano? Come fanno a incontrare Winnie? Questa è la domanda che ci siamo posti e da cui parte la drammaturgia dello spettacolo, che insegue questi due coniugi durante il loro viaggio e li porta, attraverso un percorso a Quod, davanti a Winnie. Si tratta di due clown che si esibiscono in un circo vuoto di pubblico, davanti al quale non riescono a dare vita al proprio palcoscenico interiore. Così vanno in cerca di qualcosa, di qualcuno, di un pubblico che li possa ascoltare ancora una volta, li possa guardare ancora una volta, «Occhi sui miei occhi» nello stesso modo in cui Winnie vorrebbe essere ascoltata da Willie.
In questa ripetizione dei destini beckettiani che sempre rincorrono e vengono rincorsi dai ricordi di una vita, da una felicità che verrà, da un'attesa che aggancia alla terra gli esseri umani, dalla ritualità della parola e degli oggetti che si sostituiscono alle emozioni, avviene infine l'incontro crudele e comico dei tre personaggi, dentro la bugia ineluttabile dell'esistere.
Una combustione nucleare li ingoia per sempre, nella meraviglia della luna piena e di un cielo stellato simile al tendone di un circo.
organizzazione: Arditodesìo - Portland nuovi orizzonti teatrali