XIX edizione di “Palcoscenico Trentino e Concorso-Premio “Mario Roat”

Si inizierà sabato 31 ottobre alle 20.45 presso il teatro San Marco di Trento con No ’l me piass, commedia messa in scena dall'Associazione Culturale “La Baraca” di Martignano 

 

A illustrare la XIX edizione di “Palcoscenico Trentino, rassegna provinciale di teatro amatoriale” e Concorso-Premio “Mario Roat”  sono intervenuti oggi (27 ottobre) nell’ambito di Cultura Informa presso la sala medievale di Palazzo Festi, Gino Tarter, Presidente Co.F.As.; Andrea Robol, Assessore alla cultura del Comune di Trento; i rappresentanti delle Compagnie partecipanti.

Dal 31 ottobre al 5 dicembre al Teatro S. Marco di Trento, ore 20.45, infatti, cinque compagnie filodrammatiche regionali saranno in concorso per l'aggiudicazione del Premio “Mario Roat”. 

"Perché invitiamo il pubblico a teatro? – ha esordito Tarter – La Cofas ha il compito di diffondere il teatro e promuoverlo, senza perdere di vista la crescita  culturale dei filodrammatici e del pubblico. Il modo migliore per farlo sono le rassegne quale terreno di confronto, di dialogo, di accrescimento delle compagnie”. Il presidente ha quindi sottolineato i fondamenti dell’attività della Cofas: “Tenere vivo il confronto e la crescita culturale con spettacoli di qualità e diversificati (i cinque finalisti sono stati selezionati tra venti partecipanti) e accrescere l’interesse verso il teatro amatoriale anche nella città capoluogo. Due sono le fasi attraverso cui il progetto si svolge: da un lato la vetrina del teatro Cofas per offrire gli spettacoli più richiesti dal pubblico anche a Trento, dall’altra il concorso".

Robol, riprendendo i concetti approfonditi da Tarter, nota che “nel presente si parla spesso di teatro in senso generale senza distinzioni e si rileva come, seppur nelle diverse sfaccettature e generi che lo caratterizzano, esso debba rimanere sempre luogo di comunicazione e di crescita culturale e sociale. La missione delle compagnie è quella di contribuire alla crescita collettiva al di là dei generi, anche attraverso una sperimentazione dei linguaggi. Oggi più che mai – aggiunge – l’umorismo di qualità, inoltre, può contribuire al benessere pubblico”.

La serie degli spettacoli si aprirà sabato 31 ottobre con «NO ’L ME PIASS», una commedia in dialetto trentino, brillante con sfumature sentimentali, messa in scena dall'Associazione Culturale “La Baraca” di Martignano che ha curato anche la stesura del testo. Mauro Arnoldi sottolinea la scelta di un titolo “scaramantico. Tocca a noi quest'anno aprire il concorso - afferma -. Lo facciamo, questa volta, scegliendo il dialetto trentino, tornando in certo senso alle origini. Narriamo le vicende di una famiglia trentina, con una figlia all’estero per motivi di studio che all’improvviso rientra con il fidanzato e l’intenzione di sposarsi. Vivremo da vicino i preparativi burrascosi, riservando un occhio d'attenzione all’umanità dei personaggi: dal padre che cercherà di contrastare il matrimonio, alla madre che sistemerà tutto, all’esuberanza della ragazza”.

Comicità alla ribalta anche sabato 7 novembre con «REPARTO PATERNITÀ», una scrittura teatrale del commediografo londinese Ray Cooney, esilarante girandola di situazioni paradossali che saranno presentate nell'allestimento della Filodrammatica “S. Martino” di Fornace. Lo spettacolo si svolge in un ospedale in cui due vicende si intrecciano – spiega Pierino Caresia – Un medico presenta una ricerca per ottenere una promozione e  in quel momento si affaccia sulla scena un’infermiera che comunica di avere avuto un figlio da una precedente relazione: da qui si scatena un intreccio di episodi”.

Sul tema degli stereotipi legati ai rapporti di genere indaga, invece, «IL MARITO DI MIO FIGLIO», un copione scritto dal regista e sceneggiatore  toscano Daniele Falleri che sabato 14 novembre sarà affidato all'interpretazione degli attori altoatesini della Filodrammatica di Laives. Una storia che affronta un tema attuale – anticipa Loris Frazza -  presentando l’amore tra due ragazzi, attraverso cui i destini di due famiglie si intrecciano. Uno spettacolo tenero e  al contempo divertente, che propone un messaggio né a favore né contro il tema trattato, ma uno spaccato della società contemporanea".

Tornerà il dialetto trentino sabato 21 novembre quando la Compagnia “Argento Vivo” di Cognola presenterà alla giuria e al pubblico del Teatro S. Marco «LE ALEGRE COMARI DE...», libero adattamento di Giorgio Clementi de “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare. Si tratta della storia di un vecchio ciccione convinto di essere un Dongiovanni  che, sorretto da tale certezza, non si fa riguardo a infastidire le donne. Due amiche decidono così di giocargli qualche scherzo, non sempre innocente, facendo leva sulla sua vanità.

Il quinto e ultimo spettacolo in concorso sarà in scena sabato 28 novembre quando l'Associazione Culturale “Grenzland” di Avio presenterà la commedia comica di Luisa Pachera «SANTA VITTORIOSA PALACE HOTEL». “Uno spettacolo brillante, che si potrebbe riassumere nel detto “Il denaro non è tutto”, affermazione alla quale facciamo subito seguire il dubbio: “Beh, dipende, forse non è proprio” – ironizza Pachera -. Narriamo la vicenda di un signore che trova denaro sporco della mafia, non lo sa, lo porta a casa per realizzare dei progetti, ma per lui iniziano i guai. La nostra compagnia gioca sempre sul bipolarismo tra serio e brillante: quest’anno ci sarà da divertirsi - conclude”.

Per la serata della premiazioni, in calendario sabato 5 dicembre, la Co.F.As. ha scelto «IL NASO», uno spettacolo della Filodrammatica “Italo Varner” di Lavisliberamente tratto da un racconto di Nikolaj Gogol’.

La 19ª edizione di «PALCOSCENICO TRENTINO» è proposta dalla Co.F.As. grazie al sostegno finanziario garantito dalla Provincia Autonoma di Trento – Assessorato alla Cultura e ai contributi di Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol; Cassa Rurale di Lavis - Valle di Cembra; Cantina Rotaliana di Mezzolombardo e Consorzio “La Trentina”. Collaborano all'organizzazione della manifestazione anche il Comune di Trento, l'Associazione “Il teatro delle quisquilie”, il Centro Servizi Culturali S. Chiara, la U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro) e Domotica Trentina.

 

 

redazione

27/10/2015