Trento Film Festival 2017: si parte!

Dal 27 aprile al 7 maggio a Trento nomi celebri dell’alpinismo, dello spettacolo, della cultura, di letteratura e arte 

“Il tempo a Trento Film Festival diventa circolare, ci ritroviamo con motivi e scenari nuovi ma con alcuni valori di fondo che rimangono, e fanno sì che il Festival sia arrivato a 65 anni giovane e pieno di entusiasmo. E quella che ci aspetta sarà un’edizione straordinariamente ricca”.

Introduce con questo sguardo il presidente Roberto De Martin il 65esimo Trento Film Festival  che si svolgerà dal 27 aprile al 7 maggio portando a Trento nomi celebri dell’alpinismo, dello spettacolo, della cultura, di letteratura e arte che animeranno i dieci giorni di festival con serate eventi, incontri, convegni, manifestazioni e mostre in tutta la città.

148 appuntamenti con 260 ospiti, 153 film e incontri con oltre 40 registi: questi i principali numeri di una manifestazione che il sindaco di Trento Alessandro Andreatta definisce “forse l'appuntamento culturale più di tutti legato alla storia e alle persone di questa città, che ha portato per primo Trento sulla ribalta nazionale e internazionale. La sua caratteristica è di mantenersi eternamente giovane per curiosità e sensibilità. Un’occasione straordinaria di arricchimento e crescita culturale perché si mette al centro il cinema di montagna, ma perché attraverso ciò si parla sempre di vita, di emozioni, di ambienti, avventura e si affronta la questione del rapporto tra avventura e limite per l’uomo e l’ambiente”.

Erminio Quartiani, vicepresidente CAI, richiama quindi “la visione culturale del Festival in termini di approccio alla ‘causa montana’ come la definisce l’art 44 della Costituzione. Una manifestazione che continua ad avere un’impronta che la contraddistingue e va oltre l'economicismo, iscrivendo il suo programma nel disegno di quel ‘turismo sostenibile’ cui, fra l’altro, è dedicato il 2017”.

Nel vivo del programma è entrata la direttrice artistica Luana Bisesti che richiama l’attenzione su un Festival che “continua  ad ampliarsi e si stratifica nelle varie proposte parlando sempre più di cultura di montagna con linguaggi diversi e in modo articolato. Tra le novità di rilievo di quest’anno – osserva – la collaborazione con l’Università di Trento, che diventa uno dei patrocinatori della manifestazione. Più che in passato – prosegue - collaboriamo per una serie di appuntamenti”, e ricorda  in particolare quelli del 2 maggio, al mattino con De Rita "che parlerà di tanti anni di ricerche del Censis, mentre nel pomeriggio Romano Prodi approfondirà la figura del fratello Paolo, primo rettore della nostra Università, ma ci ricorderà anche l'importanza che può avere una città come la nostra nella sua funzione di cerniera in mezzo alle Alpi”.

Bisesti approfondisce poi il programma di eventi che vedono il Bondone come protagonista, "in particolare la Rete delle Riserve - specifica - che saranno oggetto di un percorso, non solo giornaliero nei punti informativi ma anche nei vari spazi del festival e in quota per portare a conoscere cosa sia la rete delle riserve e a cosa servano. Andremo a far rivivere e a far innamorare molti trentini e ospiti della nostra montagna - conclude". 

Nello specifico delle serate alpinistiche che si svolgeranno, alle 21, all’Auditorium Santa Chira, entra Sandro Filippini. Grande protagonista del primo appuntamento, il 27 aprile, sarà Reinhold Messner che condurrà "Il fascino dell'impossibile che "parla della quarta dimensione della montagna, del rapporto uomo-montagna attraverso tredici montagne sparse nel mondo con immagini uniche realizzate con elaborazioni al computer di rilevazioni satellitari. Tre dimensioni, quindi, più la quarta che è data dalla cultura della montagna che Messner cercherà di farci vedere" - conclude. 

La storia dell’arrampicata sportiva, che nel 2020 debutterà alle Olimpiadi di Tokyo, sarà invece il tema della serata speciale del 28 aprile, dal titolo "Climbing Games. Da Bardonecchia 1985 a Tokyo 2020". A condurla, con effetti speciali, sorprese e una scenografia straordinaria (per la regia dello stesso Filippini) sarà l’eclettico quanto fenomenale Adam Ondra, insieme a importanti nomi di ieri e di oggi di questa bellissima disciplina, tra l’arrampicatore e ballerino francese Antoine Le Menestrel.

Si tornerà a parlare di grande alpinismo il 4 maggio con dei protagonisti d’eccezione: il tedesco Thomas Huber e gli svizzeri Roger Schaeli e Stephan Siegrist, autori della prima ripetizione della “Via Metanoia”, sulla Nord dell'Eiger, realizzata 25 anni fa dall’altrettanto grande Jeff Lowe - appena insignito del prestigioso Piolet D'Or Carrière – il quale diede con questa impresa straordinaria una svolta alla sua vita. Durante la serata, dal titolo “Metanoia: un omaggio e una rinascita”, gli alpinisti racconteranno il perché hanno scelto di ripetere quella via che per Thomas Huberha poi assunto un significato speciale, proprio come avvenne allora per Lowe. Sarà presente anche la moglie di Lowe, Connie.

Ci saranno quindi tre serate dedicate alla solidarietà. Fausto De Stefani, il 30 aprile,alle 21, all’Auditorium S. Chiara, condurrà “Nepal: tra sogni e realtà”, un evento solidale, il cui incasso sarà devoluto alla Rara hil Memorial School di Kirtipur/Kathmandu. Alla serata parteciperanno, in collaborazione con la Sat, il Coro della Sosat e il Minicoro di Rovereto. 

L’astronauta e divulgatore scientifico Umberto Guidoni e il meteorologo Luca Lombroso saranno i protagonisti, il 3 maggio, alle 21, all’Auditorium S. Chiara, della serata evento dedicata al nostro pianeta dal titolo “SOS Terra, abbiamo un problema”, con la partecipazione straordinaria di Teresa Mannino che sarà  la protagonista della “copertina” dell’evento. I due ospiti dialogheranno con il giornalista Giorgio Zanchini, conduttore della nota trasmissione radiofonica “Radio Anch’io” di Rai Radio1, facendo anche uno straordinario viaggio nel cosmo per scoprire le missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per monitorare lo stato di salute del nostro pianeta.

L’avventura in montagna in chiave sportiva sarà, invece, al centro della serata evento del 5 maggio, alle 21, al Supercinema Vittoria, organizzata in collaborazione con National Geographic. Protagonista sarà la campionessa nepalese di trail running Mira Rai, nominata da National Geographic “Adventurer of the Year 2017” per i suoi straordinari successi in campo sportivo e per il suo impegno a difesa dei diritti delle donne. La storia di questa grande campionessa, raccontata nel film Mira che sarà proiettato nel corso della serata, ha commosso il mondo, essendo riuscita, da soldato bambina, a diventare un'atleta da record, superando i numerosi ostacoli sociali e culturali del suo Paese. 

Per quanto riguarda il programma cinematografico, il direttore Sergio Fant, ricorda che quest'anno sono 32 i paesi rappresentati e "molti i confini che autori e registi hanno superato per la loro passione di condividere le loro storie. Veniamo da una precedente edizione felice, con un più trenta per cento di biglietti staccati, in cui ogni angolo, ogni proposta, sembrava fosse in grado di trovare il suo pubblico - nota -. L'idea è che le proiezioni di quest'anno siano tutte 'speciali'. Sono diverse le 'piste' da segnalare per i 118 film: ci sarà la musica, lo sport, il tema della spiritualità, dell'infanzia, delle migrazioni" - conclude.


21/04/2017