Trentino Book Festival
Dalla sorpresa Ferruccio de Bortoli a Gad Lerner, da Moni Ovadia a Veronica Pivetti: ecco il festival dei libri!
Sarà Ferruccio de Bortoli l’ospite fuori programma della settima edizione di Trentino Book Festival dedicata al tema «Nei dintorni della verità. Cosa rimane di oggettivo in un’epoca di bufale, dicerie e disinformazione». L’ex direttore del Corriere della Sera parteciperà infatti alla rassegna letteraria in programma a Caldonazzo dal 15 al 18 giugno presentando il suo Poteri forti, il libro al centro dell’attenzione mediatica nelle ultime settimane. Il suo intervento è previsto il giorno di chiusura del festival, presumibilmente alle 17.
Risalta la ricchezza di proposte capaci di parlare a tanti pubblici nel programma di questa edizione presentata nel corso di Cultura Informa da Pino Loperfido, direttore artistico, Marina Eccher, assessore alla cultura del Comune di Caldonazzo dal presidente dell'Azienda per il Turismo Valsugana –Logorai, Stefano Ravanelli e da Giampiero Passamani, consigliere provinciale di zona. Sono intervenuti il dirigente del Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento, Claudio Martinelli e Andrea Robol, Assessore alla cultura di Trento.
“Di una manifestazione che suscita tante attese tra gli appassionati di letteratura” – parla Loperfido sottolineando che “si tratta di un piccolo festival, così definito non per abuso di umiltà, ma perché a me piace rimanga una manifestazione a misura di famiglia. Siamo un un'epoca in cui gli eventi tendono a diventare dei ‘carrozzoni’ privi di coerenza e identità artistica - prosegue -. Il nostro intento è che il festival rimanga fedele a se stesso, nello spirito di ritrovarsi a parlare di libri e società. Quello che tende a modificare le dimensioni del festival è la burocrazia – osserva -, colpa di un sistema che anziché favorire l’associazionismo sembra fare di tutto per affossare la voglia di fare attraverso gabbie di leggi e regolamenti. Il leimotiv quest’anno sarà la ‘post-verità” di cui tanto si parla, i dintorni della verità è infatti un tema centrale con cui tutti ci troviamo a fare i conti”.
Martinelli, dal canto suo, afferma “di non ‘credere’ alla modestia di Loperfido perché sin dall'inizio e dallo stesso nome scelto per il festival, risultava che l'idea vera sottesa era di diventare un progetto importante per il Trentino. All'inizio – continua – l’apparato provinciale non guardava con estremo interesse alla manifestazione, visto il luogo un po' periferico in cui si svolge. Ora intendiamo consolidare il supporto, perché il festival è una scommessa vinta non solo per la tenacia di Loperfido ma perché ha convinto il territorio.
Dobbiamo prenderne atto - continua - e consolidare il supporto da parte provinciale. Il secondo passaggio importante riguarda la messa a punto di una collaborazione per la presenza al festival del sistema bibliotecario trentino nel suo complesso. Infine, ci stiamo dibattendo tra due visioni decennali, da un lato quella di chi dice che c’è troppa offerta, dall’altra quella di chi sostiene che più offerta c'è meglio è, per la vivacità e la traiettoria di speranza importante che trasmette. Mi sto convincendo che la seconda ipotesi possa essere la migliore, ma allora dove fare sintesi? Come ricondurre all'interno di un sistema questa grande offerta culturale?” – conclude Martinelli.
Da segnalare, quest’anno, anche la nuova collaborazione con la Fondazione trentina Alcide De Gasperi. “L’obiettivo – osserva il direttore Marco Odorizzi – è di unire le nostre missioni culturali. È tempo di insistere su quello che ci può unire, pur nella consapevolezza che le differenze esistono. Partiamo dalle nostre attività e cerchiamo di incrociarle, la Fondazione sarà presente a tre iniziative del TBF e TBF parteciperà all’agosto degasperiano.
L’assessore Robol, infine, segnala l’apertura del Festival con l’iniziativa “Un libro, una città”, che porterà alla scelta dei due libri finalisti.
Programma
Giovedì 15 giugno si parte con l’inaugurazione di mostre, come quella delle biblioteche della Valsugana (“Nati per leggere”) e dei lavori del Liceo artistico Depero di Rovereto (“Un sacchetto di biglie”) in piazza Vecchia. Alle 18.15 nella Casa della Cultura inaugurazione di “Storie di legno, di ferro e di pietra”, della Bunker Art Gallery. Quindi presentazione di tre testi dedicati alla storia. Nadia Beber presenterà il suo “A casa nel mondo” (19, Casa della cultura), la banalità del male spacciata per realismo da Auschwitz alla Siria. Luca Girotto parlerà de “Il lago della morte”, raccontando la battaglia per Monte Colo del maggio 1916 (20.10, Bar Miralago). Infine, sempre al Miralago, il Corpo bandistico di Caldonazzo chiuderà la serata in musica e con una raccolta di immagini fotografiche della propria storia. Il collegamento tra il centro di Caldonazzo ed il Bar Miralago sarà garantito da una navetta.
L’inaugurazione ufficiale del #tbf17 sarà venerdì 16 giugno alle 16.30 in piazza Municipio. Passerà da Caldonazzo il concorso lanciato dal Comune di Trento “Un libro, una città”. I lettori esprimeranno la loro preferenza fra “Il nome della rosa” di Umberto Eco, “Le città invisibili” di Italo Calvino , “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern e “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Si riaprirà il voto con nuove schede, ma negli stessi luoghi e con le consuete modalità, per arrivare alla scelta del romanzo vincitore il 22 giugno, durante le Feste Vigiliane.
Molto interessante l’incontro con il libro postumo di Sergio Reolon, “Kill Heidi”, in cui si parlerà di cultura della montagna con Monica Morandini, Annibale Salsa e Riccardo Giacomelli.
Ad affrontare la questione del ritorno dei nazionalismi ci sarà quindi Gad Lerner (17.50, Corte Trapp), nell’incontro dal titolo «Il nazionalismo in cui ogni altro pensiero affoga». Alle 20.30 in piazza Municipio sarà al Tbf Alessandra Sardoni, inviata del Tg La7, con il suo libro “Irresponsabili”: il potere italiano e la pretesa dell’innocenza”. Chiusura di giornata alle 21.30 nella Corte Trapp “Smith&Wesson”, lettura scenica dall’omonimo libro di Alessandro Baricco realizzata dall’associazione Chiamaleparole e dal Corpo bandistico di Caldonazzo.
Un ricchissimo sabato vedrà ospite alle 18.30 alla Casa della Cultura Antonella Beccaria, che presenterà “Morire al Cairo”, in collaborazione con Amnesty International Trento. Un libro che parla dei troppi perché che stanno dietro all’uccisione del ricercatore Giulio Regeni. Il vulcanologo dell’Ingv Alessandro Amato alle 11 (Casa della Cultura) con il suo “Sotto i nostri piedi” si occuperà del tema delicato della scienza e della disinformazione. Si possono prevedere i terremoti? Nel programma anche il caso letterario “Medusa” (12.15, Blue Coffee) di Luca Bernardi, romanzo di formazione nel quale crudeltà e intelligenza ballano avvinghiate sul confine tra comicità e tragedia. Alle 17 al Teatro San Sisto Silvia Avallone indicherà “Da dove la vita è perfetta”, mentre dalle 17.30 in Sala Marchesoni della Biblioteca laboratorio ludico-didattico e lettura per bambini dai 6 anni “Faccio quello che posso: racconto la mia storia”.
Ancora guerra con “Mondo spezzato. L’Austria felix muore sugli Altipiani”, storia di uomini e sentimenti proposta da Massimiliano Unterrichter (14.30, Pineta). Con Dacia Maraini (15.30 Corte Trapp) torna un tema molto trattato durante l’edizione 2016 del Trentino Book Festival, quello della violenza sulle donne con il libro “L’amore rubato”.
Ricco programma anche per il Tbf Junior, il festival per i bambini, all’interno del quale ci sarà anche Bruno Tognolini con “Il tamburo nascosto” (15.30, Giardino di viale Stazione), giochi di parole che servono per comprendere la vita. Alle 18.30 al Blue Coffee Andrea Nicolussi Golo propone il suo romanzo dedicato al terrorismo anni Settanta “Di roccia di neve di piombo”.
Ancora poesia con Davide Rondoni (20, Blue Coffee) e “La natura del bastardo”. Quindi chiuderà la giornata Antonello Dose (21.30 Corte Trapp), voce conosciuta de “Il ruggito del coniglio” di Radio 2. Dose racconterà il suo incontro con il buddismo in “La rivoluzione del coniglio”.
La domenica al Festival di Caldonazzo avrà inizio con Katia Bernardi e le sue “Funne” (12.15, Casa della Cultura), le celebri donne di Daone che hanno visto il mare di Croazia e hanno avuto una fama internazionale con la loro storia semplice ma straordinaria.
Poesia al Festival con Vivian Lamarque (11, Blue Coffee) e “Madre d’inverno”. Uno degli appuntamenti più “pop” del #tbf17 sarà con il giornalista Andrea Scanzi (20, Palazzetto dello sport) ed il suo romanzo “I migliori di noi”.
In agenda quindi Francesco Vidotto (14.30, Pineta), che porta al Festival una storia dalle Dolomiti, quella di “Fabro”. Altro grande ospite sarà quindi Moni Ovadia (15.45, Palazzetto), che presenterà “Il coniglio Hitler e il cilindro del demagogo”, per poi chiudere il festival in serata (20.30 Teatro San Sisto) con la lettura del 26esimo canto dell’Inferno di Dante (ingresso 20 euro), nel quale emerge la figura di Ulisse. Veronica Pivetti (18.30, piazza Municipio) con il suo “Mai all’altezza” vuole spiegare come sentirsi sempre inadeguata e vivere felice.
Da non perdere a partire dalle 16 al Teatro San Sisto il monologo “Oscar e la dama in rosa” di Eric E. Schmitt interpretato da Janna Konyaeva, spettacolo adatto anche per bambini dagli 11 anni in su, meglio se accompagnati (ingresso 5 euro). Ultimo appuntamento per piccoli alle 16.45 in Sala Capricci (dai 3 ai 6 anni di età) ed in biblioteca (da 0 a 3 anni) con “Che bella storia essere piccoli”, letture all’interno dell’iniziativa “Nati per leggere”. Target adolescenziale e giovanile per Cleo Toms, la prima Youtuber che partecipa al Tbf per presentare alle 17 “La magia delle #piccolecose” al Blue Coffee. Alle 17 nella Casa della Cultura il tradizionale appuntamento in collaborazione con Soroptimist, “Se mi tornassi questa sera accanto” di Carmen Pellegrino.
La “cerimonia di chiusura” del Tbf17 sarà al solito in musica, in piazza Municipio alle 21.30 con i Car Wash e Riccardo Gadotti ed una libera interpretazione di “Sarà una bella società” di Shel Shapiro ed Edmondo Berselli dal titolo “Ma che colpa abbiamo noi. Come il rock ha cambiato le nostre vite”.
Info dettagliate su www.trentinobookfestival.it e sui principali social network.
Per i lettori più piccoli…
Come di consueto, sono molti gli appuntamenti che il festival riserva alle famiglie e ai più piccoli. A partire da venerdì 16 giugno, alle 20.30 al Teatro San Sisto dal romanzo di Joseph Joffo “Un sacchetto di biglie”, spettacolo con età consigliata dai 6 anni, biglietto d’ingresso 5 euro. Una piece che sta avendo molto successo, al punto che la compagnia, Bam Bam teatro, è stata invitata al prestigioso Festival di Avignone.
Sabato 17 giugno, alle 11, in Sala Marchesoni, un evento a cura di Promolettura Giunti Editore, Giunti Junior, Editoriale Scienza, intitolato “Faccio quello che posso: racconto la MIA storia“. Un laboratorio ludico-didattico e lettura. Età consigliata: dai 6 anni.
Alle 15.30 nel Giardino di Via Stazione arriva il grande Bruno Tognolini con “Il tamburo nascosto”.
La domenica dei piccoli di Caldonazzo avrà inizio con Adriano Vianini (10.30, Giardino di viale Stazione) e “Filotondo”, libro di canzoni illustrate. Età consigliata: dai 3 agli 8 anni.
Alle 16.45 in Sala Capricci, Piazza vecchia e Biblioteca Comunale, ecco “Che bella storia essere piccoli. Nati per Leggere al Trentino Book Festival”: letture per bambini dai zero ai sei anni a cura delle bibliotecarie della Valsugana e delle Volontarie Nati per Leggere. Età: Sala capricci (3-6 anni). Biblioteca comunale (0-3 anni).
31/05/2017