Questa sera si recita a soggetto

Fino a domenica in scena la terza parte della trilogia che Pirandello dedica al “teatro nel teatro”

Dopo Il senso della vita di Emma, l’interessante punto di vista su tre generazioni al femminile con cui Fausto Paradivino ha inaugurato la stagione della Grande prosa  del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, il cartellone entra stasera nel vivo con la programmazione presso il Teatro Sociale di Trento.

In un calendario che sceglie la prospettiva del contemporaneo, si inizia con un classico in grande stile, che rappresenta al contempo anche un precursore. Si tratta di Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Marco Bernardi con Patrizia Milani e Carlo Simoni.

Fino a domenica 19 in scena ci sarà l’opera che Pirandello scrive tra il 1928 e il 1929, considerata la terza parte della trilogia che egli dedica al “teatro nel teatro”, preceduta da Sei personaggi in cerca d'autore Ciascuno a suo modo.

La prima rappresentazione assoluta si ebbe a Könisberg il 25 gennaio 1930 nella versione in tedesco tradotta dall'italiano da Harry Kahn col titolo Heute Abend wird aus dem Stegreif gespielt. La prima rappresentazione in Italia avvenne al Teatro di Torino il 14 aprile del 1930 con una Compagnia appositamente costituita diretta da Guido Salvini.

Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, Premio Nobel per la letteratura, lo Stabile di Bolzano ha scelto di portare in scena questo spettacolo che si svolge in un teatro, mentre il pubblico è in attesa dell’inizio. Dietro il sipario però, salgono i toni di una lite che riguarda proprio la messa in scena della commedia. I punti di vista si alterneranno, fino a che saranno gli attori ad avere la meglio, reclamando la loro libertà d'interpretazione rispetto alle scelte del regista. 

Scrive Marco Bernardi nelle note di regia: «E’ un’opera con due anime: quella del “teatro nel teatro”, che entra in pieno nel dibattito europeo sulla funzione del teatro e sulle diverse estetiche che lo stavano radicalmente cambiando, e quella della provincia siciliana, famigliare, torbida, ossessiva. C’è un’intensa dialettica tra il Pirandello scrittore anteguerra, innestato ancora nel verismo regionale e il drammaturgo innovatore che si proietta con calcolata audacia nella novità dell’esperimento scenico. […] In un’epoca come questa, oggi in Italia, nella quale il teatro sta diventando un fenomeno sempre più parcellizzato in mille estetiche che spesso eleggono la confusione dei linguaggi a sistema artistico, in un’epoca nella quale la certezza del testo e dell’autore viene sempre più messa in discussione attraverso la pratica diffusa della “drammaturgia condivisa”, mi è parso utile e interessante ritornare alla riflessione che fece Pirandello con la creazione di questo testo provocatorio e rivoluzionario.» 

La scrittura teatrale pirandelliana è tratta dal nucleo della novella “Leonora, addio!” ambientata in Sicilia che ha per protagonisti l’ingenuo ingegnere minerario Palmiro La Croce, soprannominato “Sampognetta” (Carlo Simoni), e sua moglie Ignazia, oriunda di Napoli, chiamata da tutti “la generala” (Patrizia Milani). Lo spettacolo è ambientato sulle scene di Gisbert Jaekel e si avvale dei costumi di Roberto Banci e del disegno luci di Massimo Polo. 

Giovedì 16 novembre il sipario del Teatro “Sociale” si alzerà alle 20,30. Sono previste repliche venerdì 17 e sabato 18, sempre con inizio alle 20.30, e domenica 19 novembre alle ore 16.00.  

La rappresentazione di Questa sera si recita a soggetto sarà accompagnata, nel pomeriggio di venerdì 17 novembre presso lo spazio ridotto del Teatro Sociale, da «FOYER DELLA PROSA», incontro di approfondimento critico curato da Claudia Dematté e Giorgio Ieranò che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. 

La partecipazione è libera e aperta a tutti e l'appuntamento, al quale interverranno il regista Marco Bernardi, Patrizia Milani, Carlo Simoni e gli attori della compagnia, è fissato alle 17,30. La discussione sarà introdotta dal professor Massimo Rizzante.

Anche nel corso della stagione 2017/18 ci sarà la possibilità di fruire del servizio di baby-sitting Tata a Teatro in occasione della rappresentazione domenicale. Sarà offerto gratuitamente agli abbonati e consentirà a genitori con figli in età compresa tra 3 e 10 anni di assistere allo spettacolo contando sul servizio professionale offerto dalla cooperativa sociale Progetto 92 all’interno del Teatro Sociale. Per i non abbonati è previsto invece un costo di 5 euro a bambino. Potranno essere accolti al massimo 14 bambini ed è necessaria la prenotazione al numero verde 800 013952. 


16/11/2017