La principessa Sissi e La danza delle libellule
Grandi titoli per la stagione di Operetta al Teatro Sociale di Trento
La principessa Sissi, Elisabetta di Baviera, nell'immaginario si collega alla splendida interpretazione che Romy Schneider ne dà nella trilogia cinematografica degli anni Cinquanta. Figura leggiadra e al contempo complessa, capace di apprezzare le gioie della vita ma anche di rivelare inattese fragilità caratteriali, la principessa diventa personaggio centrale nel periodo della seconda metà dell'Ottocento per le vicende di casa d'Austria. Sarà imperatrice d'Austria, regina apostolica d'Ungheria, regina di Boemia e di Croazia come consorte di Francesco Giuseppe d'Austria. Morirà per un attentato nel 1898 a Ginevra.
A ripercorrere le caratteristiche di questa figura e del periodo storico in cui si inserisce il 6 febbraio è la favola a lieto fine portata al Sociale di Trento dalla Compagnia Corrado Abbati che potrà contare sulla presenza nel “golfo mistico” dell’Orchestra “F. A. Bonporti”che garantirà l’esecuzione dal vivo delle musiche originali composte da Alessandro Nidi.
Ne risulterà una fastosa rappresentazione della società imperiale, che facendo perno sullo sfarzo dei costumi e sull’eleganza delle scene porta nella Mitteleuropa del XIX secolo quando la giovane Elisabetta di Baviera, detta Sissi, a soli sedici anni va in sposa all’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Un nuovo spettacolo dove l’ambientazione, lo sfarzo, gli amori e gli intrighi della vicenda rivivono attraverso grandi quadri d’insieme, balli di corte e atmosfere da "Capodanno a Vienna" e si srotolano davanti a noi come una pellicola ricca di musica, danza e di buonumore, che va ben oltre il sapore edulcorato della fiaba.
Il secondo appuntamento stagionale è fissato invece mercoledì 4 aprile con la Compagnia Teatro Musica Novecento che porterà in scena La danza delle libellule, operetta di Carlo Lombardo, in un allestimento con orchestra da vivo che anche in questa occasione sarà arricchito dalla presenza del Coro del Teatro Sociale. Innovazione e tradizione si innestano con verve e gusto nella messinscena riformulata da Silvia Felisetti e Alessandro Brachetti che, pur attualizzandolo in parte, non tradiscono lo spirito di questo titolo rappresentativo dell’operetta mitteleuropea del primo dopoguerra, che coniuga l’estro italiano di Carlo Lombardo, già proiettato verso il gusto degli anni venti, con l’eleganza e la sensibilità del massimo compositore danubiano dell’epoca, Franz Lehar, che aveva dato al compositore e librettista napoletano il permesso di riadattare le melodie di un’altra sua operetta, Der Sterngucker, rappresentata con poco successo a Vienna.
Il 13 gennaio, infine, sarà aperta la vendita dei biglietti singoli. Per gli abbonamenti a due spettacoli si va da un minimo di 27 ad un massimo di 45 euro (ma con riduzioni e convenzioni si potrà spendere ancora meno). Il biglietto d’ingresso ad una singola recita va invece – a seconda del posto scelto – da 18 a 30 euro (ridotti da 14 a 27).
21/12/2017