L'Operetta al Teatro Sociale di Trento
Sono Ballo al Savoy e L’Acqua cheta i due spettacoli in programma tra febbraio e marzo
Ballo al Savoy e L’Acqua cheta: al Teatro Sociale di Trento torna l’operetta con due spettacoli in programma tra febbraio e marzo del prossimo anno. La regia di entrambe le operette è di Alessandro Brachetti, mentre l’orchestra “Cantieri d’Arte” è diretta da Stefano Giaroli.
Francesco Nardelli, nell'ambito della piattaforma Cultura Informa, ha spiegato che "da alcuni anni Il Centro Santa Chiara propone un’articolazione su due titoli, cercando di rappresentate i due filoni, quello della tradizione danubiana-mitteleuropea da un lato e quella romantica dall’altro. Anche in questa stagione proseguiamo la proficua collaborazione con la compagnia “Teatro Musica Novecento” e con il Coro del Teatro Sociale - prosegue -. Si inizierà il 4 febbraio con Ballo al Savoy esplorando la tradizione mitteleuropea, con elementi che introducono al musical americano, un’ambientazione francese mentre la trama intreccia il modello spagnolo. Con L’Acqua cheta, in programma il 10 marzo, il richiamo è invece alla tradizione italica in cui il divertimento intreccia gli stili classici di una commedia".
Il Maestro Stefano Giaroli ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Coro del Teatro Sociale “che ha dato un senso di crescita e di rafforzamento con un risultato artistico fuori discussione, suggellato dal ritorno a un certo modo di fare operetta. In Italia – ha affermato – l’operetta è vittima di un pregiudizio che ha le sue ragioni nella declinazione messa in scena da alcune compagnie che l'hanno trasformata in una sorta di varietà di altro tipo, in cui parte musicale molto sacrificata. Noi abbiamo investito sull’aspetto musicale con riscontri importanti perché dopo Trento, anche Bolzano e Bergamo hanno iniziato la collaborazione con un coro - specifica -. L’intento è di continuare tra operetta danubiano-viennese e italiana, concentrandoci anche su titoli meno consueti. Entrambi gli spettacoli proposti sono all’insegna di un divertimento raffinato. Una ventata di modernità e imprevedibilità per quanto riguarda Ballo al Savoy, operetta che propone un trait-d’union tra America ed Europa. Con L’Acqua cheta ci spostiamo in Toscana durante l’epoca fascista, un’operetta gioiosa con musiche molto belle e anche meno scontate - conclude".
19/11/2015